De Luca, il primo atto è la querela alla Bindi: "Con gli impresentabili mi ha diffamato"

L'ex sindaco di Salerno, vincitore delle regionali in Campania, chiede alla magistratura di procedere anche per attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d'ufficio

SALERNO. Vincenzo De Luca, vincitore delle Regionali in Campania, inserito tra gli "impresentabili", ha presentato a Salerno denunzia-querela nei confronti dell'onorevole Rosy Bindi. Si chiede alla Procura di Roma di procedere nei confronti del presidente dell'Antimafia per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d'ufficio.

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Andiamo con ordine: venerdì la commissione Antimafia, guidata dalla Bindi, aveva fornito i nomi dei 16 (12 campani e 4 pugliesi, in tutto) candidati definiti «impresentabili», con le conseguenti polemiche all’interno del Pd per aver aggiunto a questi nomi anche quello del candidato governatore della Campania poi eletto governatore due giorni dopo.

Il nome di De Luca era stato inserito a sorpresa dalla Bindi in cima alla lista dei cosiddetti impresentabili. Una scelta che, secondo il racconto fatto da alcuni membri della commissione, è avvenuta per valutazioni della sola presidenza. In base al codice approvato dai partiti non andavano messi in lista tutti gli indagati o gli imputati per reati di mafia o di reati considerati “spia” , come la concussione.

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E proprio per uno di questi reati De Luca è tuttora imputato a Salerno in un’inchiesta del 1998 per una trasformazione urbanistica e per una vertenza apertasi su alcuni oneri di urbanizzazione. La causa è arrivata a processo dal 2005, che De Luca si ritrova ancora imputato: anche se aveva in udienza, tempo fa, formalmente rinunciato alla prescrizione.

Un annuncio, quello della Bindi che alla vigilia del silenzio scatena una faida interna al Pd e spinge Renzi a puntare il dito contro la condotta della Bindi, che avrebbe piegato l’Antimafia per “regolare” altre vicende interne. Lo stesso De Luca aveva annunciato la querela e ora, vinta la campagna elettorale, si è presentato in questura a Salerno «per presentare formale denunzia-querela nei confronti dell’onorevole Rosaria Bindi». «Con tale atto», si legge in una nota dell'ufficio stampa di De Luca la nota, «si chiede alla Procura della Repubblica di Roma di procedere penalmente nei confronti della predetta, per i reati di diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali ed abuso d’ufficio».

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Vincenzo De Luca non è l'unico "impresentabile" ad aver vinto la sua battaglia elettorale. Due dei sedici candidati marchiati dalla commissione come sono stati eletti consiglieri regionali in Campania, entrambi tra le fila di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: si tratta di Alberico Gambino (che ha ricevuto 10568 preferenze nella circoscrizione di Salerno) e di Luciano Passariello (per lui 5773 voti a Napoli). Ottimo risultato anche per Alessandrina Lonardo, candidata con Forza Italia e conosciuta ai più per essere la moglie di Clemente Mastella. Per lei sono arrivati 10213 voti, ma non sono bastati per l’elezione al consiglio regionale.