Politica

Da Salerno De Luca attacca: "La Severino? Va cambiata in Parlamento"

Il neo presidente della Regione: "Siamo di fronte a un aborto di diritto". De Mita conferma l'elezione dell'ex sindaco: "Diffamare l'avversario non ha pagato"

SALERNO. Dopo il trionfo per Vincenzo De Luca cominciano le grane. O meglio la grana delle grane, ossia la Legge Severino. Perché l’ingresso dell’ex sindaco di Salerno a Santa Lucia resta comunque sub iudice. La condanna in primo grado per abuso d’ufficio fa scattare automaticamente la legge Severino e, quindi, la sospensione dalle cariche pubbliche. Un problema che De Luca "scarica" su Renzi e sul parlamento: «In ogni paese civile i governanti vengono scelti dai cittadini con un voto democratico. Mi auguro ovviamente che su questo principio ci sia accordo nel Paese e il Parlamento risolva rapidamente la contraddizione legislativa che si è aperta».

leggi anche: Vincenzo De Luca conquista la Campania, l'ex sindaco di Salerno nuovo governatore Il candidato del Pd può festeggiare, ha battuto il presidente uscente Stefano Caldoro che ammette la sconfitta. Terza Valeria Ciarambino del Movimento 5 stelle. Stacccati Salvatore Vozza e Marco Esposito. Il Pd è il primo partito con quasi il 20% dei voti, seguono Forza Italia e M5s

"La Severino è un aborto giuridico". Il vincitore delle elezioni per la presidenza della Campania intervistato dal Mattino e dal Corriere della Sera non usa mezzi termini sulla norma che rischia di rovinarli la festa. «Tutti», dice l'ex sindaco di Salerno al quotidiano fondato a Napoli, «riconoscono che siamo di fronte a un aborto di diritto e anziché decidere di eliminare questa distorsione si attardano in polemiche inutili, invece di sollecitare il Parlamento a fare il suo dovere rispettando la volontà dei cittadini».

"Deve intervenire il parlamento". «Bene ha fatto, in modo particolare il governo, a non decidere prima delle elezioni regionali. Avremmo avuto una valanga di polemiche e di accuse di favoritismo», prosegue nel suo ragionamento De Luca che però chiede proprio ai palazzi romani di rimuovere l'impiccio: «Ora, però, è venuto il tempo di decidere non solo sulla base del diritto e della Costituzione ma anche in virtù del buonsenso».

"Vado avanti e nomino la giunta". Cosa potrà accadere nei prossimi giorni a Palazzo Santa Lucia con la legge Severino vigente? «Assolutamente nulla», sostiene De Luca. «Andremo avanti garantendo serenamente la governabilità della Regione nel rispetto delle leggi vigenti. Nomineremo una giunta segnata da molte professionalità, aperta alla società civile, e andremo avanti con assoluta tranquillità». L'ipotesi di personaggi politici al mio fianco? «Sarà una giunta con grandi competenze e aperta alla società».

leggi anche: Elezioni Campania, Caldoro alza le mani e si arrende allo sceriffo di Salerno Il governatore uscente: "Ha vinto Salerno, che ha portato a De Luca uno scatto di 110mila voti, un dato anomalo rispetto al trend". E poi spiega: è l'effetto Bindi che ha scatenato la "rivalsa"

De Mita: "La diffamazione non ha pagato". Sul successo di De Luca interviene anche l'altro "vincitore" delle elezioni, Ciriaco De Mita: «Ha intelligenza, ma a volte temo che il suo ego sia più forte. Sono soddisfatto per il suo successo, spero mantenga il giusto equilibrio per affrontare il tema vero». Poi l'ex leader Dc commenta, sempre sul Mattino, la campagna elettorale: «Si è trattato di un confronto che troppo spesso ha visto in campo personaggi i quali invece di lanciare l'allarme per la gravità delle questioni e indicare una strada per trovare una soluzione si sono lasciati andare a una sorta di diffamazione costante, magari indossando il vestito elegante ma comunque insultando», come «Stefano Caldoro». Le parole di Caldoro, che commentando il risultato elettorale ha spiegato di essere stato battuto dai cosentiniani e dall'Udc di De Mita? «Lui deve conoscerli bene, i cosentiani, dal momento che si è fatto politicamente avvolgere da loro».