CHOC A SALERNO Donna fatta a pezzi La verità dall’autopsia

Esame determinante per fare luce sui molti aspetti ancora oscuri dell’orrore a Torrione. Il figlio della vittima dimesso il 21 marzo dal reparto di psichiatria dell’ospedale Ruggi

Uccisa e fatta a pezzi o una morte per cause naturali che potrebbe aver scatenato una reazione assurda nel figlio psicolabile, il quale ha infierito sul corpo di Maria Pia Guariglia. A 36 ore dal ritrovamento della 70enne insegnante in pensione di Salerno, per gli inquirenti ci sono ancora molti aspetti da chiarire. La Procura della Repubblica di Salerno conferirà nella mattinata di oggi l'incarico al medico legale che effettuarà l'esame autoptico sui resti della donna.

Il caso sotto il profilo anatomo-patologico si presenta molto complesso e potrebbe richiedere diverse consulenze medico legali per ricostruire, visto lo stato psichico del figlio, l'esatta dinamica dei fatti. Da un primo esame esterno del corpo e dei resti recuperati nella cucina dell'appartamento di via Martuscelli, la morte dell'anziana risalirebbe ad almeno 48 ore prima del ritrovamento. Bisognerà prima accertare le cause del decesso, se provocato da un malore o un evento traumatico, per poi attribuire precise responsabilità al figlio. Sul corpo, però, oltre alle mutilazioni, sono state riscontrate due ferite, una al volto e l'altra alla tempia.

La vicenda ha scosso l'intero quartiere di Torrione, dove Lino Renzi è conosciuto come un soggetto pericoloso. La vittima, Maria Pia Guariglia, aveva confidato a più persone le sue preoccupazioni per i comportamenti violenti del figlio, con il quale erano sempre più frequenti i litigi. Circostanze, queste, confermate agli inquirenti da alcuni conoscenti della famiglia Renzi ascoltati in queste ore. Gli agenti della squadra mobile hanno rintracciato un fratello della vittima e un nipote. Lino Renzi è tuttora ricoverato nel reparto penitenziario dell'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno ed è accusato di omicidio e di distruzione di cadavere. Entro giovedì sarà interrogato dal Gip del tribunale di Salerno per la convalida dell'arresto.

Lino Renzi, l'uomo di 45 anni accusato di aver fatto a pezzi la mamma a Salerno, «è stato dimesso il 21 marzo scorso dal reparto Psichiatria dell'ospedale di Salerno ed è stato poi ricoverato, d'intesa con gli operatori del Servizio di salute mentale territoriale di Salerno, in una casa di cura psichiatrica accreditata»; lo rende noto Davide Amendola, responsabile del Reparto di Psichiatria di Salerno. «In questa casa - aggiunge Amendola - è stato ricoverato per poco più di due mesi ed è stato poi dimesso il 5 giugno scorso. Da quella data - conclude - la struttura sanitaria pubblica non ha più avuto alcuna notizia, per quello che mi compete».