Salerno

Camera di commercio, niente accordo sul vice di Prete

A ventiquattr’ore dal Consiglio non c’è ancora il nome. Maccauro riunisce le categorie. Braccio di ferro tra artigiani e commercianti, spunta l’ipotesi agricoltori

SALERNO. Chi sarà il vice di Andrea Prete in Camera di commercio? La domanda, nonostante domani si svolga il primo Consiglio, nel corso del quale sarà rieletto il presidente uscente e nominata la giunta, non ha ancora una risposta. A meno di 24 ore dall’inizio dell’assemblea, infatti, non è stata trovata un’intesa. Perciò Mauro Maccauro, presidente di Confindustria Salerno, ha convocato per stasera una riunione. L’incontro si svolgerà nella sede cittadina degli industriali e dovrà essere, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, un rendez vous chiarificatore. Un faccia e faccia franco e diretto, nel corso del quale tutti gli interessati dovranno esprimere le proprie opinioni e sviscerare i problemi che, finora, hanno impedito alle varie categorie di convergere verso un unico nome. Perché se è vero che il decreto che ha ufficializzato i componenti del nuovo Consiglio camerale è arrivato solo da pochi giorni, per via di un ricorso al Tar (poi ritirato) presentato da Coldiretti, è pure risaputo che i nominativi di chi avrebbe occupato i 33 seggi sono noti da mesi. E, dunque, gli interessati hanno avuto tutto il tempo di mettersi d’accordo. Ma così non è stato, per via di alcune incomprensioni che hanno generato più di qualche mal di pancia. Da qui la decisione di Maccauro, proprio in zona Cesarini, di scendere in campo per cercare una mediazione.

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L’obiettivo è di giungere a un compromesso che accontenti tutti, in modo che la nuova investitura di Prete possa avvenire per acclamazione, come è già accaduto un anno fa. Una dimostrazione di compattezza dell’Ente, un segnale forte per l’esterno dopo il primo anno di presidenza, durante il quale sono stati affrontati (e parzialmente risolti) alcuni problemi, come quello di Intertrade, che avevano minato la solidità della Camera di commercio. In più il primo Consiglio si svolgerà alla presenza del presidente della Region, Vincenzo De Luca e non dimostrare unità d’intenti non sarebbe un buon biglietto da visita, tenuto conto che lo stesso De Luca, nel 2015, ha sponsorizzato l’elezione del presidente uscente, facendo scendere in campo i suoi uomini di fiducia, quali il vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacola e il consigliere regionale Franco Picarone, per convincere gli indecisi.

Stavolta non c’è bisogno dell’artiglieria pesante ma più di qualche messaggio è stato inviato. Il motivo del contendere è la lotta tra le categorie per la vicepresidenza. I commercianti, che sono rappresentati in Consiglio da Giacomo La Marca, Antonio Arciuolo, Mariano Lazzarini, Maria Voccia De Felice, Pasquale Giglio e Aldo Trezza, rivendicano la poltrona per loro. E tra le motivazioni principali adducono quella della continuità: «Un anno fa – sostengono – l'incarico è toccato a Lazzarini e anche ora spetta ad un commerciante». Non sono dello stesso parere gli artigiani (Gianfranco Ferrigno, Demetrio Cuzzola e Sergio Casola) che fecero retromarcia nel 2015 proprio per favorire Prete e ora rivendicano maggiore considerazione. Tenuto conto che Confindustria (Stefania Rinaldi, Andrea Prete, Mauro Maccaro, Antonia Autuori, Antonio Lombardi) non è direttamente interessata alla contesa, avendo la presidenza, tra i due litiganti potrebbe godere iL terzo. Non è escluso, difatti, che il numero due della Camera di commercio possa andare agli agricoltori: un nome tra Rosario Rago, Carmine Pecoraro e Vincenzo Tropiano.

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