LA TRAGEDIA

Battipaglia, annega in mare per salvare la famiglia

L’angrese Giordano ha visto i figli in difficoltà per la corrente e s’è gettato in acqua: è morto nel suo primo giorno di ferie

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BATTIPAGLIA - È morto nel suo primo giorno di ferie. Francesco Giordano, 49 anni, ha visto il terrore negli occhi dei suoi figli, l’azzurro schiumoso dell’agitato mare di Battipaglia che gli ha rabbiosamente strappato la vita e poi null’altro. Ha chiuso gli occhi per sempre. Prima di tirare un sospiro di sollievo mentre i bagnini dei lidi limitrofi tiravano fuori dall’acqua i suoi ragazzi, 19 e 12 anni, e l’adorata moglie, scongiurando una strage.

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Hanno afferrato pure l’uomo: era in mare a testa in giù, già morto. Il suo corpo è stato portato sulla parte più alta dell’arenile, a nord della casupola abbandonata – ex lido “Havana” – che sovrasta la spiaggia libera stretta tra i lidi “Malibù” e “Night and Day”, località Lago di Battipaglia. Poi sono arrivati i sanitari del 118 – sul posto un’ambulanza ed un’automedica della Croce Bianca di Salerno – che hanno adagiato una coperta isotermica sulla salma dell’uomo.

Pian piano i bagnanti hanno rispettosamente lasciato la spiaggia: lo ha fatto pure un gruppetto di ragazzi più temerari, ma solo dopo qualche ora ed un gentile invito degli operatori. Sono tempestivamente arrivati pure gli agenti del Commissariato della polizia di Stato di Battipaglia, temporaneamente agli ordini del vicequestore aggiunto Gianluca Perillo, e gli uomini della guardia costiera.

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