Battipaglia

Applausi e lacrime nel giorno dell’addio a Enrico Lanaro

L'intera città si è fermata per i funerali del consigliere Il ricordo commosso della sindaca e il tributo dei colleghi

BATTIPAGLIA. Una folla commossa ha salutato ieri, nella chiesa Santa Maria della Speranza, Enrico Lanaro, l’imprenditore, medico veterinario e consigliere comunale deceduto per un male incurabile. Ai funerali, celebrati da don Vincenzo Sirignano, c’era l’amministrazione comunale, politici, imprenditori. Sul palco dell’altare, accanto al gonfalone del Comune, la sindaca Cecilia Francese ed il presidente del consiglio Franco Falcone. Accanto alla bara due immagini di un Enrico Lanaro sorridente, scattate pochi mesi fa. Una era quella utilizzata nel corso della campagna elettorale che aveva vissuto come candidato sindaco; l’altra lo ritraeva dinanzi alla sua clinica veterinaria Vetlan, sulla zona industriale di Battipaglia

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Il corteo funebre, partito dall’abitazione di Lanaro in via Aitoro, ha attraversato il centro per raggiungere la chiesa. Al termine del rito funebre, la bara è stata portata al cimitero, fermandosi per qualche minuto davanti alla clinica Vetlan. La salma sarà cremata.

Un fragoroso applauso ha salutato l’ingresso della bara in chiesa. «È andato via in punta di piedi – ha detto don Vincenzo nella sua omelia – non è facile parlare di una morte così, che lascia tanti interrogativi nel cuore. È illogico che una persona muoia così giovane, ma assistiamo purtroppo anche a questo. Enrico ci ha lasciato in un giorno particolare, nel quale gli apostoli chiedono a noi di obbedire nella fede. Finalmente Enrico non avrà più bisogno di cure o terapie, non servirà più accudirlo. Incontrerà i suoi cari in un’altra dimensione, dove non ci sono più morte e sofferenza». Alla moglie Antonella, don Vincenzo ha detto: «non temere ciò che è successo. La morte separa, ma lo spirito riunisce».

Toccanti le parole del sacerdote quando ha detto che «Battipaglia deve salutare e ringraziare un uomo semplice, un uomo con cui si provava il piacere di stare insieme, un uomo che era un veterinario. E si tratta di una delle professioni più belle perché insignita di una saggezza particolare. Se io vado dal dottore spiego cosa ho, ma dal veterinario il cane non si esprime. Il veterinario entra in comunione con il creato per capire e toccare suo bisogno. Questa è saggezza. Enrico era impegnato anche in politica e pure questo è un dono di Dio. La politica è la ricerca del bene comune e noi ringraziamo Enrico per aver offerto la sua persona affinché la comunità potesse raggiungere il bene».

Don Vincenzo ha concluso rivolgendosi ai familiari di Lanaro: «non seppellite Enrico, tenete stretto tutto ciò che stava facendo. E fate fruttare i suoi insegnamenti». Dall’altare hanno parlato anche la sindaca Francese ed i consiglieri comunali Alessio Cairone e Luisa Liguori. «La gente amava Enrico – ha affermato la sindaca – Era un grande professionista, capace di fondare una clinica veterinaria a soli 40 anni e di sfidare la sua malattia impegnandosi in politica».

«Grazie per tutto ciò che ci hai insegnato in consiglio comunale, resterai seduto accanto a noi», ha detto Cairone.

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