Altri cinque Daspo ai tifosi della Cavese

La misura è scattata per le intemperanze dopo le gare con Frattese e Siracusa. Negli ultimi tre mesi ottanta provvedimenti

CAVA DE' TIRRENI. Non si arresta la lunga catena di Daspo (il divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive) emessi nei confronti dei tifosi della Cavese. Altri cinque tifosi, infatti, sono finiti nel mirino della questura di Salerno che nella giornata di ieri ha fatto sapere di aver disposto per uno di loro (M. A., un trentacinquenne già precedentemente “daspato”) un provvedimento della durata di cinque anni e la prescrizione di comparizione personale; per altri tre (P. A., 18 anni, C. P., 29, e G. M., 22) il divieto è di tre anni; per il quinto individuato (M. D., 26) la durata del provvedimento è di due anni.

Misure, queste, scattate sulla scia di quanto già predisposto dagli inquirenti dopo i fatti a margine della sfida Cavese- Reggio Calabria (nell’occasione 8 erano stato i Daspo recapitati), che tuttavia fanno riferimento a episodi di violenza verificatisi in gare precedenti. In particolare si tratta di cinque dei sei tifosi della Cavese (il Daspo non è scattato nei confronti di A. S., 39) che già lo scorso 24 maggio erano stati denunciati in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore da parte del commissariato di polizia di Cava de’ Tirreni, poiché ritenuti responsabili di violazioni commesse in occasione degli incontri di calcio tra Cavese-Frattese e Cavese-Siracusa, disputatisi allo stadio comunale “Simonetta Lamberti” rispettivamente il 24 aprile e l’8 maggio scorsi. Ai cinque è stato imputato il lancio di oggetti e fumogeni, lo scavalcamento della recinzione e l’invasione del rettangolo di gioco.

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Aumenta così il bilancio dei provvedimenti disciplinari presi nei confronti della tifoseria metelliana negli ultimi tre anni, con un’impennata significativa negli ultimi mesi già a partire dai fatti di Aversa. Sono infatti 80 i Daspo emessi negli ultimi mesi, più del doppio rispetto ai due anni precedenti messi insieme (parliamo di un totale di almeno 140 Daspo nelle ultime tre stagioni). Il tutto all’indomani di episodi ben precisi, i tafferugli con la polizia dello scorso marzo ad Aversa (68 destinatari di Daspo tra i quali era finita per errore anche un’anziana, la signora Carmela, storica tifosa della Cavese, nei confronti della quale il provvedimento è stato poi revocato) e poi – oltre a Cavese-Siracusa e Cavese-Frattese – quanto successo in occasione di Cavese-Reggio Calabria con l’invasione di campo e la guerriglia pre-gara con i tifosi ospiti sotto la Curva nord.

Numeri che testimoniano una recrudescenza della violenza dentro e fuori dal “Simonetta Lamberti” e che sembrano destinati ad aumentare alla luce di ulteriori indagini che verranno messe in campo dagli organi preposti.

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