Siano, auto nel burrone: muore una donna

SIANO/BRACIGLIANO - È di un morto ed un ferito grave il bilancio dell’incidente verificatosi ieri pomeriggio lungo i tornanti della strada provinciale 22 che collega Bracigliano a Siano. A bordo di un’utilitaria nera viaggiavano madre e figlio di Castel San Giorgio, Ida Bocchino di 42 anni e suo figlio Ciro Rinaldi di 20, con quest’ultimo alla guida della vettura. L'auto aveva appena imboccato i tornanti che conducono a Siano quando subito dopo la chiesetta situata proprio all'ingresso di Bracigliano, per cause ancora in corso di accertamento, ha sbandato fino a sfondare il muretto di contenimento per poi volare giù nel burrone sottostante. L'auto ha iniziato a precipitare tra la folta vegetazione e avrebbe continuato a cadere nel vuoto se un albero non l'avesse fermata. Immediati sono scattati i soccorsi dei volontari del 118 allertati dai conducenti di alcune auto in transito in quel momento sul tratto di strada e che hanno assistito impotenti all'incidente. Sul luogo della tragedia, particolarmente conosciuto a Siano perché è quello in cui vengono sparati i tradizionali fuochi d'artificio in occasione dei festeggiamenti in onore di San Rocco, sono giunti nel giro di poche decine di minuti numerosi mezzi di soccorso, Vigili del fuoco, carabinieri ed i volontari de “La Solidarietà” di Fisciano. Sul posto anche un elicottero per recuperare i feriti. A coordinare le operazioni di soccorso Filiberto Russo , vice sindaco di Siano e responsabile di area presso il comando dei Vigili del fuoco di Salerno. I soccorritori, appena giunti sul posto, si sono subito resi conto della drammaticità dell'incidente e hanno subito avviato le ricerche della vettura e dei suoi occupanti. Quando hanno trovato l'auto, semi distrutta e ridotta ad un ammasso di lamiere, si sono trovati di fronte una scena da film. Il ragazzo alla guida era ancora cosciente, mentre la donna era già morta. Inutili i tentativi di rianimarla dopo averla estratta dall’auto. Probabilmente è morta sul colpo a causa delle ferite riportate durante la caduta nel burrone. (Luisa Trezza)