Zito resta carta di riserva Il tecnico si fa prudente

L’allenatore è orientato a sacrificare di nuovo l’ex Avellino per ragioni tattiche Da subentrato, protagonista col Bari. Ma Moro non è al top, oggi provino decisivo

SALERNO. Zito sorpassa o è ruota di scorta? Dipenderà da come si “sveglierà” la coscia di Moro, stamattina a Novara. I gesti valgono più di mille parole. Moro, che aveva partecipato regolarmente alla seduta del venerdì, si è toccato il flessore prima della rifinitura: ha mimato un fastidio, una sofferenza lieve. Menichini l’ha dispensato da tutto e l’ha spedito dal fisioterapista. Dopo la rifinitura, Moro con zaino in spalla è stato il primo a salire sul pullman della Salernitana. Insomma lui c’è e Menichini farà la scelta.

L’altra faccia di una scelta è sempre la rinuncia. Zito ha avuto sulle spalle la casacca gialla degli aspiranti titolari ma nel ballottaggio non parte con i favori del pronostico. Pesa anche un retroscena: venerdì aveva subito una contusione al ginocchio ma l’aveva giudicata fastidiosa al punto da chiedere autorizzazione a fermarsi per ricorrere subito alla radiografia che ha escluso guai. Era fuori dai giochi ma s’è ripresentato tirato a lucido in rifinitura, Menichini era orfano di Moro e l’ha riprovato mezz’ala sinistra, filtra per precauzione. Zito ha firmato un triennale da 180mila euro. Ha fatto il titolare ad Avellino, con il Brescia, lo Spezia e il Pescara, fino all’entrata stile karate punita con l’espulsione. Dopo la squalifica, ha espiato le colpe con il Crotone e il Trapani (panchina) ma proprio in Sicilia s’è riabilitato in 6’ agli occhi di Menichini: appena entrato, assist vincente per Coda.

Le partite sono lo specchio dei suoi allenamenti: pare sempre fuori contesto e un po’ svagato, ma quando prende il pallone sa gestirsi e soprattutto sa gestirlo, sa mandare in porta i compagni. È accaduto di nuovo con il Bari all’Arechi, prima gara da riserva dopo i 78’ con l'Entella, i 77’ di Cesena, l'ammonizione, la squalifica con il Lanciano, i 59’ giocati maluccio a Perugia. Di nuovo da subentrato - particolare che spinge Menichini a considerarlo sempre più cavallo in corsa - ha confezionato il cambio di gioco per Coda che poi ha fatto la sponda per Donnarumma, autore del temporaneo 3-3. Zito ha il guizzo e la giocata ma il tecnico è proteso verso la cura della fase difensiva e ritiene che Moro sia più indicato, tranne che Moro alzi bandiera bianca. (p.t.)