la storia

Vito Giordano, proposta maltese

Fenech, patron del Qormi, lo vuole come direttore sportivo

SALERNO. Lo chiameranno Corto Giordano Maltese? A breve la risposta. Il fatto certo è che Vito Giordano è partito per Malta, chiamato a far calcio da uno ricco. Se ci scappasse il matrimonio, “ Vituccio “ chiederebbe l’aspettativa da impiegato del comune di Salerno. L’ha chiamato Matthew Fenech, niente a che fare con la più nota Edwige. Qualche mese fa, Giordano versione turista, con l’amico stabiese Ambrosio, conobbe Malta calcistica grazie a Di Lello, uno che lui portò alla Nocerina anni fa (quando occorrevano calciatori che portavano soldi, vedi Polizzano) e che da tempo è legato alle vicende del blasonato Valletta.

Una serie di incontri gli consentì di conoscere Fenech, presidente del Qormi, squadra fondata nel 1961 che vanta come miglior risultato un terzo posto nella massima divisione maltese nel 2010. A Giordano è stato proposto il ruolo di direttore sportivo della prima squadra e di rifondatore del settore giovanile. Ha già qualche idea su chi potrebbe accompagnarlo nel viaggio, si parla e si ipotizza di Cartone. Accetterà? Resisterà lontano da quella Salerno che è diventata sua da quando il lucano che è in lui piantò radici? Il diesse l’ha fatto in piazze che mettono alla prova tutto e tutti: Nocera, Cava, Castellammare e Scafati. Negli ultimi anni di calciatore, a Solofra, lo chiamavano cuore matto per un’aritmia. Matto o meno, un cuore Vituccio l’ha sempre avuto, cosa rara nel pallone delle mille chiacchiere e degli infiniti dispetti. E il cuore, per definizione canora, è uno zingaro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA