Svolta a sinistra

Vitale accende la Salernitana

La sorpresa più piacevole di questo avvio: reti, assist e uomo-spogliatoio

SALERNO. Alzi la mano chi se lo aspettava. Cosa? Semplice: che in una squadra che annovera Coda, Rosina e Donnarumma il calciatore con maggiore produttività offensiva fosse Luigi Vitale. Un gol, tre assist, molte giocate sulla fascia e tanta, tantissima corsa. È la sorpresa di questo inizio di torneo, il terzino tanto atteso quanto fondamentale. Il suo mancino ha regalato punti a Giuseppe Sannino, che ha deciso di escluderlo dalle sue rotazioni di turnover: Vitale è titolare.

Inamovibile. Dopo la trasferta saltata alla Spezia per infortunio, Vitale è entrato in campo e non è più uscito più. Difesa a tre o a quattro poco importa, la fascia sinistra è di competenza del numero tre che è già entrato nei cuori dei tifosi della Salernitana. Assist con il Verona per iniziare, bis con il Vicenza e addirittura “doppietta” con il Trapani: gol di testa dell’1-0 e passaggio vincente per il raddoppio di Donnarumma. La Salernitana ha segnato sei gol in questo campionato, per il 66% ha contribuito Vitale. E il paragone con l’anno scorso ora è inevitabile.

Il passato. L’anello debole dell’ultima Salernitana è stato proprio il terzino sinistro. Michele Franco e Andrea Rossi sono stati alternati e altalenanti: al primo errore dell’uno, subentrava l’altro. Non è stato mai trovato un equilibrio, neppure definite gerarchie. E tanti sono stati i punti persi dalla Salernitana per errori difensivi dei suoi due terzini ma soprattutto per la loro totale inefficienza offensiva. Basti considerare che l’unico assist della ditta Franco-Rossi prodotto nell’intero arco dello scorso campionato è arrivato grazie a un cross di Rossi all’ultima giornata, in Salernitana-Como. La musica è finalmente cambiata e i frutti cominciano a essere colti.

Uomo spogliatoio. Vitale, oltre a essere pedina determinante nello scacchiere di Sannino, è diventato anche uomo spogliatoio. Sin dal primo giorno in granata, quello dedicato alle visite mediche, il difensore di Castellamare di Stabia ha riabbracciato il suo vecchio amico Zito. L’intesa che c’è fuori dal campo è stata rafforzata anche dalle due partite giocate insieme, in Coppa Italia. Scambi di prima, qualche colpo di tacco forse più per la platea che per il gioco, stesso modo di intendere il ruolo e la fascia. Ovvero attaccare, prima di difendere: questo è forse l’unico limite di Vitale, apparso in difficoltà nell’uno contro uno in fase di copertura. Ma anche con il resto del gruppo Vitale ha stretto amicizia. La prova, su Instagram: foto di gruppo durante un sopralluogo prima di una partita e didascalia “Squadra Antimafia”. Vitale è diventato già un simbolo. Dopo un’annata al di sotto delle aspettative a Terni, è tornato il calciatore arrivato con il Napoli a giocare in Europa. Finalmente la Salernitana è riuscita a stappare la bottiglia e si è sbloccata. Sinonimo di vittorie, in serie B, è continuità. Ora servono i gol di Coda e Donnarumma, che sono ancora fermi a una rete a testa dopo sei partite.

Non solo gol. I due assist? Naturalmente di Luigi Vitale. È questo l’asse d’oro della Salernitana: apertura col mancino di Rosina per la zona mancina del campo, cross di Vitale e colpo di testa di uno degli attaccanti. Lo schema migliore e più produttivo, fin qui, disegnato da Sannino. Che ha trovato in Vitale l’uomo più importante di questo inizio di stagione.

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