eccellenza

Virtus e Città di Angri, voglia di vincere

I due team tra i più quotati del torneo che partirà il 16 settembre

ANGRI. Hanno la voglia di riportare in alto Angri e Scafati. Non hanno né il cavallino né il canarino. Però Città di Angri e Virtus Scafatese sembrano le salernitane ed agresi più attrezzate in assoluto, in grado di poter recitare almeno da co-protagoniste. Il Città di Angri mostra un impianto già notevole. Occorre solo una prima punta da ambizioni alte. Monetta la cerca da settimane, senza fretta e senza farsi prendere da cifre non alla portata. Da rimpolpare il parco under (Giammetta e Montuori si sono aggiunti a Bracciante, D’Amato, Criscuoli e Santaniello). Criscuolo viaggia con determinate certezze, accompagnato dal 4-2-3-1. Ha un centrocampo da primato: capitan Amarante (da mediano oppure da mezzala), Rodio, Della Femina. Ha trequartisti doc in Ferraioli e Galdi. Possiede centrali difensivi di spicco come Correale e Abate. Ed in avanti ora s’industria con la rinascita di Falcone ed i progressi di Montella. Per la Virtus Scafatese, mosaico quasi completato. Vaiano ha dato ad Aquino carta bianca assoluta, da mister-manager per scegliere tutte le pedine del 4-3-3. Il blocco dei “reduci” rappresenta certezza assoluta. Un portiere come Gallo, un difensore centrale dall’esperienza di Cirillo, la regia di Memoli, la corsa di Avino, la dimensione giusta per l’estroso Ferrentino. In più la duttilità di Colantuono. Il problema dell’anno scorso erano i gol. Rinnovato il cast offensivo, con Balzano ed i recenti arrivi di Aiello e Malafronte. Il mix si completa con gli ex Atletico Bosco (Carillo, Bianco e Iovino su tutti) e ragazzini (Scognamiglio, Fariello, Perna, Mastellone, Cardone, Garello).