L'allenatore Alberto Bollini

SERIE B

Verso il derby, le speranze della Salernitana

Riecco Bernardini e Perico: i difensori provano a forzare per scacciare l’emergenza

SALERNO - La pioggia benedice il ritorno in campo nella settimana più importante. Alberto Bollini alza gli occhi al cielo del campo Volpe e spera. Non tanto nella clemenza del tempo ma che le fitte gocce che bagnano la ripresa degli allenamenti della Salernitana in vista dell’atteso derby di Avellino siano foriere di buone notizie. Il trainer di Poggio Rusco poi abbassa lo sguardo e a bordo campo osserva due motivi per cui provare a sorridere.  Alessandro Bernardini e Gabriele Perico, dopo esser rimasti fermi nelle ultime settimane, riprendono ad allenarsi. In maniera blanda, seguendo una tabella di marcia stilata dallo staff granata. Ma, presto, potrebbero rompere gli indugi e tornare a pieno regime, fianco a fianco con i compagni, scacciando via così l’emergenza nel reparto difensivo che in quest’inizio di stagione sembra non aver fine.  Le speranze della Salernitana (e soprattutto di Bollini) sono aggrappate a due degli elementi più esperti del pacchetto arretrato che, con buona probabilità, saranno abili e arruolabili per la sfida del Partenio-Lombardi. Le percentuali di un recupero lampo del centrale di Domodossola sono schizzate alle stelle: Bernardini, dopo la frattura alla costola riportata nella “battaglia” con lo Spezia (costata anche due mesi di stop, causa distorsione alla caviglia, al “gemello” Tuia) sembrava poter scendere in campo già contro l’Ascoli. Le fitte al fianco, però, sono ricomparse nell’allenamento di rifinitura che ha anticipato la sfida con i marchigiani, spingendo i medici del club a stoppare il suo impiego e farlo accomodare tristemente in tribuna. Adesso, però, la situazione sembra cambiata anche se sarà monitorata ora per ora: già oggi, nella doppia seduta di lavoro in programma al Volpe, Bernardini proverà a forzare così da far comprendere al meglio se le possibilità di un suo impiego da titolare nel derby siano reali o un’utopia. Seguirà la stessa scia anche Perico che, dopo la microfrattura al piede, continua ad avere dolore quando indossa lo scarpino chiodato ma farà di tutto per stringere i denti e accomodarsi in panchina. 

In Irpinia, invece, non ci sarà Raffaele Pucino che ieri ha svolto solo fisioterapia e oggi si recherà a Roma per una visita specialistica (altro servizio in pagina, ndr).  Due speranze da cui ripartire. E provare a basare la bozza dell’undici titolare che cercherà di tornare a sbancare il Partenio dopo più di vent’anni dalla mitologica rete di Breda al minuto 76. Bollini riflette: la prestazione con l’Ascoli, al netto dei rimbrotti presidenziali, non l’ha convinto fino in fondo e, dunque, potrebbe decidere - se arriveranno buone notizie sul fronte del recupero dei difensori - di varare il cambio di modulo, magari tornando a quel 4-3-3 ch’è stato la stella polare di tutto il suo lavoro in ritiro. Un sistema di gioco che rimetterebbe in gioco anche chi, negli ultimi tempi, non ha trovato spazio. È il caso di Ricci a centrocampo, pienamente ristabilito dopo lo stop muscolare delle scorse settimane e, soprattutto, di Rosina. Il capitano sta mordendo il freno ma l’importanza della sfida e della posta in palio lo stanno caricando. Potrebbe essere lui il volto nuovo di un attacco dove Sprocati è inamovibile mentre Rodriguez sta scalando le gerarchie superando Bocalon. Bollini spera che la benedizione della pioggia lo possa aiutare a fare le scelte più giuste…