SERIE A

Verona-Salernitana 1-0, le pagelle dei granata

Bonazzoli è troppo lezioso, Crnigoj e Nicolussi bocciati

Sepe 6. Ritrova a sorpresa il campo (e fascia da capitano) dopo tre mesi esatti. Incolpevole sulla rete gialloblu che decide il match, dopo un’uscita non perfetta, bravo a rispondere nella ripresa ad almeno un paio di tentativi dei padroni di casa.

Bronn 5,5. Costretto a spendere un fallo che gli costa il giallo dopo appena venti minuti, il cartellino condiziona inevitabilmente la sua aggressività. Salva in chiusura disperata su Duda. Sbaglia sull’azione del gol, ma tiene i suoi in vita con un paio di chiusure.

Troost-Ekong 5,5. Ci mette la solita fisicità, ma trova un cliente scomodissimo in quanto a forza come Gaich. Il diretto avversario resiste e riesce spesso a far reparto da solo, ne esce fuori un duello rusticano. Finisce ko prima del triplice fischio. Dal 38’ st Gyomber sv. Entra con la solita cattiveria agonistica dopo l’infortunio patito nel derby con il Napoli.

Pirola 6. Il migliore della retroguardia, pur senza eccellere. Almeno fa sentire i tacchetti agli avversari e sbaglia il meno possibile, si prende un rischio enorme con un’entrata su Doig che Valeri valuta come fallo da rigore. Il Var però certifica l’errore dell’arbitro e la perfetta scelta di tempo dell’intervento. Dal 35’ st Valencia sv. Difficile far qualcosa in un contesto del genere, ma non combina nulla nei pochi minuti a disposizione.

Candreva 4,5 Gioca lontanissimo dalla porta, praticamente da terzino aggiunto. Vanificata del tutto o quasi la sua qualità, si trova costretto a rincorrere Lazovic e Doig che formano una catena mancina di assoluta pericolosità, oltre che dal passo veloce. Viene superato troppo facilmente sulla rete che decide il match. Dall'11' st Piatek 4,5 Il periodo nero continua. Proprio con il Verona all’andata ha trovato il suo primo gol su azione con la Salernitana, dopo di allora una sola rete e tante occasioni sprecate. Aggiorna la collezione con la chance del pari divorata a tu per tu con il portiere avversario, gli manca il killer instinct per scrollarsi di dosso la polvere.

Crnigoj 4,5 Esordio da titolare disastroso. Sempre un pelo in ritardo, non gliene va bene una, non riesce a vincere nemmeno un rimpallo. Non dà né qualità né quantità al reparto, si fa bruciare con un tunnel da uno scatenato Doig in occasione della rete di Ngonge, il break dell’avversario avvia di fatto l’azione degli scaligeri dal quale nasce la rete. Dall'11' st Coulibaly 6 Si presenta con un paio di errori, poi sembra riprendersi e tornare quello di sempre. Diversi contrasti vinti e un paio di strappi dei suoi, nulla di clamoroso dà vita e muscoli a una mediana spenta e senza spirito.

Nicolussi Caviglia 4,5 Nicola sceglie di confermargli la fiducia dopo i disastri contro la sua Juventus, purtroppo la mossa non paga. Non riesce a far filtro davanti alla difesa, così come fatica ad accendere la manovra granata. Poco reattivo sul gol dei padroni di casa, rischia di ripetersi in almeno un paio di occasioni di marca gialloblu. Dall'11 st Sambia 6 Dopo i tentativi di Lecce ci prova ancora una volta su calcio piazzato da distanza siderale. Anche questa volta ci va vicino, ma Montipò fa buona guardia.

Vilhena 4,5 Un secondo tempo leggermente più pimpante non basta per giustificare il suo impiego continuo. Viene provato da interno, poi spostato sulla trequarti, lui prova a eseguire i compiti richiesti senza particolare convinzione con atteggiamento poco convinto. In gare del genere servirebbe tutt’altro spirito. Un tiro sconclusionato da venti metri fotografa la sua cattiveria agonistica.

Bradaric 5 Un’ottima chiusura in fase difensiva con una diagonale precisa e coraggiosa, ma anche tanti errori quando il Verona spinge dalle sue parti. Nella prima parte di gara prova almeno a sostenere l’azione, poi scompare letteralmente dal campo, limitandosi a innocui e leggibili cross dalla trequarti, manna dal cielo per i difensori avversari.

Bonazzoli 4,5 A furor di popolo gli viene concessa una maglia da titolare per provare a cambiare il destino della sua seconda avventura in granata. E i primi venti minuti sono pure incoraggianti, all’insegna della voglia sia di dialogo con i compagni che dell’impegno. Il buon inizio si rivela però un’effimera illusione, tra tocchi leziosi, scelte cervellotiche e giocate forzate, conclude senza aver creato nemmeno un pericolo dalle parti di Montipò.

Dia 5,5 L’unico che quando cambia marcia sembra poter mettere in seria difficoltà la retroguardia avversaria, che spesso ricorre al fallo sistematico per non farlo partire in velocità. Si assenta per lunghi tratti dalla gara, ma i suoi lampi sono gli unici in grado di generare qualche palla gol. Ci prova due volte, una per tempo, ma calcia sempre a lato.

Allenatore Nicola 4,5 Squadra spenta, nell’anima e nelle idee. Manca lo spirito dello scorso anno, così come una serie di certezze tecniche e tattiche che sembrano ormai smarrite. Il cambio sistematico di modulo e uomini crea confusione, non basta l’occasione di Piatek per salvare una gara disastrosa per 80’. Opta per scelte coraggiose, dall’esclusione di Ochoa al debutto da titolare di Crnigoj, gli va male e ora la panchina torna a scottare.