SERIE B

Ventura esalta Salerno «È una grande risposta»

Il tecnico: «Felice per i 15mila all’Arechi ma altri 10mila da riconquistare»

SALERNO - Quel «non ho più l’età» che ogni tanto ripete è l’antidoto al rischio di farsi contagiare dalla retorica. No, Gian Piero Ventura non ha convocato la conferenza pre-derby alle nove del mattino per servire demagogia all’ora del caffè. Al diavolo la banalità che governa il calcio e le facili suggestioni dopo due vittorie. Si (ri)parte dal dato d’una prevendita che cresce ogni ora che passa e da una proiezione di 15mila presenze per Salernitana-Benevento di domani sera. Compresi i 1500 ospiti, certo, però numeri sontuosi, e che raccontano molto dell’aria che tira all’ombra del Castello d’Arechi. «Sono contento per la risposta dei tifosi. Siamo persino in anticipo rispetto alle mie speranze. Forse il fattore derby incide, e io vorrei che venisse sempre più gente non perché si gioca contro il Benevento, ma perché gioca la Salernitana. Il problema non è chi incontriamo, ma chi siamo. E noi lavoriamo per essere, per costruire qualcosa di duraturo», il Ventura pensiero. Con tanto di rilancio: «Sono previsti 15mila spettatori? Bene, ma vogliamo riconquistare anche i 10mila che mancano. Come? Con prestazioni, risultati, proponendo calcio. Siamo in debito con il nostro pubblico. Salerno ci sta dando già una grande risposta. Lo notai nella gara contro il Pescara, quando Jaroszynski recuperò un pallone e fece un gesto verso gli spalti. Voleva dire, lui che non parla neppure l’italiano: “Possiamo farcela”. E la risposta dell’Arechi fu: “Possiamo farcela tutti insieme”. Siamo la seconda squadra più giovane del campionato, dobbiamo costruire. Ricordo sempre quel che diceva mio padre: “Devi prima piantare un seme per poi veder crescere un platano, non puoi averlo subito”».

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