Una fucina di tecnici e giovani talenti

Da Caso a Pirozzi fino al talentino De Feo: tutto nacque dalla favola Nagc Pezzullo

EBOLI. Ma Eboli calcistica è anche una piccola Coverciano che produce allenatori nel corso del tempo. Mimmo Caso resta l’esempio inavvicinabile avendo allenato in massima serie e vinto un campionato Primavera alla Lazio.

A livelli diversi iniziarono la tradizione moderna ebolitana Cosimo Di Tolla e Mario Pietropinto. Poi la seconda ondata con Egidio Pirozzi, Salvatore Nastri, Cosimo De Feo e Ramon Taglianetti. Alcuni di loro hanno trasmesso ai figli la passione ed il talento. Quello di Pirozzi, dopo anni di promesse mantenute a metà, ha scelto di restare a divertirsi tra i dilettanti. Quello di De Feo invece fa faville nel Milan Primavera, si chiama Gianmarco, centravanti del ’94, uno dal futuro assicurato. Magari toccherà proprio lui portare in alto la bandiera del calcio cittadino, che un tempo fu di Mimmo Caso e che in seguito è passata al portierone Emanuele Belardi.

E qui la storia del movimento baby cittadino deve necessariamente riaprire l’album dei ricordi e dare spazio alla vecchia favola della scuola calcio Nagc Pezzullo. Una favola cominciata nel 1964, caratterizzata dagli applausi a Coverciano dopo aver stravinto il torneo napoletano La Loggetta, battendo pure il Napoli baby. Nel 1968 la Fiorentina seleziona cinque ragazzini. Si chiamano Caso, Zottoli, Leso, Fulgione e Forlenza.

La carriera di Caso, l’ala che faceva il regista, è notissima (Fiorentina, Nazionale, scudetto con l’Inter, Napoli). Fuori dal rettangolo di gioco, la già citata vita da allenatore e la grande battaglia contro il tumore. Lele Zottoli si accontenterà di B e C dopo l’esperienza a Firenze mentre Fulgione troverà la Salernitana. Si aggiungerà Palladino, giovane mediano preso dalla Juve ma poi fermato da un grave infortunio. In seguito sarà proprio Belardi a muovere i primi passi con la Pezzullo. Scomparso il fondatore Luigi Pezzullo, l'attività venne sospesa per poi riprendere nel 1980 con il contributo di Sossio Pezzullo. La storia è stata definitivamente archiviata qualche anno fa.

Il testimone ha cercato di prenderlo proprio Emanuele Belardi, dando vita all’omonima scuola calcio gestita dal fratello Felice. Parallelamente è nata la Feldi Eboli, affidata alle cure del trio Masala-Di Palma-Fulgione. Ad entrambe le società tocca mettere radici solide per il futuro calcistico cittadino, tra talenti del campo e una nuova generazione di mister.

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