san cipriano temeraria

Una bella favola con pochi spiccioli

Il patron Tisi contro il Valdiano si gioca la terza promozione di fila

SAN CIPRIANO PICENTINO. Il calcio d’un tempo ai piedi dei monti picentini. Squadra nata con pochi spiccioli, l’interesse delle gente comune (attraverso raccolta di fondi spontanea, tanto simile all’azionariato popolare) e la solidarietà di due realtà tradizionalmente ostili sui campi di calcio.

Dici San Cipriano Temeraria e la favola si concretizza: la squadra nata dalla fusione tra San Cipriano e San Mango ha già ottenuto due promozioni consecutive (dalla Seconda Categoria alla Promozione) ed insegue la terza attraverso i playoff. Domenica la finalissima sul campo del Valdiano: penultimo scoglio verso la gloria dell’Eccellenza. Che sarebbe il coronamento di un grande sogno per il presidente Cipriano Tisi: stesso nome del santo patrono, professione secondino al carcere di Fuorni, uomo legato alla disciplina ma col cuore d’oro. S’è scelto un allenatore che è come un fratello e non ha mai pensato di sostituirlo: Spirineo, al terzo anno in panchina, è diventato una sorta di piccolo Ferguson del calcio dilettantistico salernitano. Con lui un gruppo di ragazzi prima un po’ scalmanati ed ora educati alla professione.

«Molti li ho presi dalla strada - ne parla con fierezza Tisi - erano teste calde, ma col tempo hanno appreso i valori dello sport. Queste sono le più grandi soddisfazioni: chi arriva al San Cipriano non vuole più andar via». Eppure i soldi son pochissimi: con 40mila euro è stata garantita l’intera gestione (tecnica e logistica, compresa la juniores) e piuttosto che trattare la società imbonisce con premi da 100-150 euro ad ogni gol segnato. Come si faceva un tempo, in un calcio fatto di sentimenti, di legami e di solidarietà.

Filippo Zenna

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