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Un “tabù Sicilia” da sfatare col C. Normanno

VALLO DELLA LUCANIA. Di nuovo la Sicilia ed un tabù sempre più grande da sfatare. Oltre lo Stretto la Gelbison ha finito per ridimensionare le proprie ambizioni per la corsa al primato. È sull’isola...

VALLO DELLA LUCANIA. Di nuovo la Sicilia ed un tabù sempre più grande da sfatare. Oltre lo Stretto la Gelbison ha finito per ridimensionare le proprie ambizioni per la corsa al primato. È sull’isola che la formazione di Alessandro Erra ha perso parecchi punti, distaccandosi di molto dalle battistrada Acr Messina e Cosenza. Le batoste con Ribera e Città di Messina (sei gol subiti, profondo bagno d’umiltà) son state solo le ultime di un percorso “isolano” sciagurato.

In Sicilia la Gelbison ha racimolato appena quattro punti sui diciotto a disposizione. Un solo acuto sul campo del Noto, firmato quasi nel recupero da capitan Pecora. Ed un solo pari, alla quarta giornata in casa del Palazzolo. Poi soltanto sconfitte, le uniche tra l’altro su un percorso che altrimenti sarebbe stato immacolato. E quasi tutte contro squadre non propriamente da prima fascia. Fatta eccezione per il Città di Messina, la Gelbison ha lasciato punti preziosissimi a Licata, a Caltanissetta (contro un Nissa che fino ad allora non aveva mai vinto) e a Ribera. Domenica prossima i rossoblù saranno impegnati in casa del Comprensorio Normanno (ex Paternò), squadra tosta ma in piena crisi d’identità perché reduce da quattro ko consecutivi. Ed il riscatto da trasferta può e deve materializzarsi per cancellare definitivamente lo spettro siciliano e rilanciare la propria corsa in alta quota. Rientrerà da squalifica Manzillo ed il tecnico Erra potrebbe di conseguenza tornare al 4-4-2 dopo gli esperimenti di centrocampo a tre (comunque discreti) di domenica scorsa.