Un punto e rimpianti La Virtus Scafatese ferma la capolista

La squadra di Vesce allunga la striscia positiva di risultati Cirillo agguanta il Torrecuso, Memoli e Migliozzi sprecano

SCAFATI. Il Torrecuso perde il comando, la Virtus continua a far risultati utili (7 in campionato più 3 in coppa). Tutto giusto. Anche se il pari va persino stretto alla squadra di Vesce, capace di imbrigliare la prima della classe e di sfiorare la grande impresa. A specchio i 4-4-2 sul vetro e sulla lavagna della tattica iniziale. Al 7’ il contropiede Del Grande-Balzano non trova adeguata finalizzazione. La Virtus restringe il campo d’azione agli avversari: nei primi 20’, con intelligenza, manda 5 volte in fuorigioco gli attaccanti di Troise, mister che a Scafati ha lasciato ricordi antichi da calciatori e freschissimi da mister (nell’intervallo andrà a salutarlo Pasquale Sessa, tifosissimo e vicino alla squadra nell’era De Lella). Memoli e soci lasciano un minimo d’iniziativa ai dirimpettai ma hanno spazi a disposizione per architettare ripartenze. Il discorso regge fino all’episodio che porta il Torrecuso in vantaggio. Punizione centrale dal limite, balistica perfetta di Pasquale Carotenuto, magari col piccolissimo e poco influente aiuto di Gallo, che piazza troppi uomini in barriera e finisce per vedere in ritardo la traiettoria.

C’è la reazione immediata: annullato al 26’ il gol di Del Grande, che sul pallone arrivatogli da Colantuono commette fallo su Conti prima di andare allo stacco perfetto. Segue una fase di troppe palle perse a centrocampo - il vero ed unico limite di giornata per i padroni di casa - e quando sbaglia Memoli, accade al 36’, a Gallo tocca uscire per anticipare le mosse di Montaperto, super bomber tenuto bene da Cirillo. La ripresa comincia con una prodezza di Napoli: al 5’ vola e si oppone alla gran conclusione di Del Grande. Vesce mette il fantasista in più, ricorrendo a Migliozzi. Ma sono i difensori a pareggiargli la partita. Punizione col sinistro sempre perfetto di Colantuono, stacco solitario di capitan Gianguglielmo Cirillo nel cuore della difesa rossoblu. L’1-1 non sazia nessuno. Troise, con il più grande dei Zerillo e poi con Ventre, rimodella e tenta di produrre qualcosa in più passando al 4-2-3-1. Premio zero per tale scelta. Pericolosa solo la Virtus, coi contropiedi che nel finale mandano Memoli (’47) e Migliozzi (’48) dalle parti del bersaglio grande.

Marco Mattiello

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