L'INTERVISTA

Ulivieri non vota per Lotito: «Ma fa bene con i suoi club»

Il presidente dell’Assoallenatori racconta il rapporto con il multi-patron

SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO - «Lotito è un bravo presidente di società. Ma per fare il presidente federale ci vuole ben altro». Poche parole bastano a Renzo Ulivieri , presidente dell’Associazione italiana allenatori, per spiegare un concetto che porta avanti da mesi nelle stanze in cui si decide il futuro della Figc. Anche se oggi allena Carrozzo , bomber del Pontedera femminile, mentre prima dava indicazioni a Cannavaro e Thuram, il suo approccio al campo, e allo sport più in generale, è quello di sempre. Tra politica e governance federale, ieri le sue ragazze hanno pareggiato 1-1 a Sant’Egidio del Monte Albino contro la squadra allenata dall’amica Valentina De Risi. Per preparare il ritorno ci sarà tempo una settimana, sabato al Mannucci c’è la gara che vale la finale, per questo dopo il 90’ ha discusso con i tanti amici che ritrova ogni volta che torna in Campania. Un sorriso per tutti, in particolare per gli allenatori Massimo Agovino , Nino Scarfato (presidente dell’Assoallenatori in regione) e l’ex bomber della Nocerina di Gigi Delneri , Giovanni Fontanella. «Sono comunista e morirò comunista. D’altronde ho votato Potere al Popolo, sono venuto a Napoli anche in occasione dell’assemblea nazionale. Ho solo la camicia verde oggi (ieri per chi legge, ndr ) non sono vicino a Salvini . Sono sicuro che ritorneremo al comunismo, perché solo dividendo i beni di questa terra tra tutti l’uomo risolverà i suoi problemi». Poi il discorso torna su Lotito: «Quando in Lega Calcio volevano presentare il suo nome io ho sempre detto che è una persona di valore, che sa gestire bene le sue società, vedi Salernitana e Lazio. Ci vado anche d’accordo, ma il presidente federale non glielo farei mai fare. Chi assume quel ruolo deve avere una visione generale ampia nell’interesse di tutti. Lui sa fare bene e legittimamente quello dei propri club e non credo voglia mollarli. Ecco perché il discorso viene a cadere. Il prossimo candidato della serie A, comunque, non sarà lui».

Domenico Gramazio