L’INTERVISTA

«Troppi errori banali. Ora serve unità»

Calori pungola Gabionetta: il brasiliano deve essere più continuo

SALERNO. Stare in silenzio per evitare magari di ripetere sempre le stesse cose. La Salernitana ha preferito non commentare la gara di Bari, qualcosa l’ha provato a spiegare Mezzaroma via social: “Oltre il danno anche la beffa”. Il riferimento è chiaro, il rigore e le solite incomprensioni con gli arbitri hanno “zittito” i granata. Ha provato a fare un punto più chiaro della situazione Alessandro Calori, ex difensore ed allenatore anche del Novara, prossimo avversario della Salernitana.

Classifica che piange sempre più in casa Salernitana. Di chi sono le colpe in un momento così delicato?

«In questi casi purtroppo è sempre l’allenatore ad essere messo sotto tiro. Non vivendo in prima persona l’ambiente granata non posso però conoscere bene tutte le situazioni e le dinamiche che hanno portato a questa condizione».

Come si esce da una situazione del genere?

«Latitano le vittorie, il torto subito a Bari a complicare ancor di più le cose. Tutto gira nel verso sbagliato… Purtroppo se ne vivono tanti di momenti così: certo, il rigore a Bari poteva cambiare la storia della partita ma non è andata come doveva. La B è davvero complicata, torneo lunghissimo e che ti toglie tantissime energie fisiche e mentali. A Salerno poi c’è una piazza esigente, “ha un palato fine” ed ha anche assaggiato la A. Sembra davvero difficile pensare che ci si possa abituare a navigare in cattive acque da quelle parti. Però vanno fatte tante valutazioni...

In che senso?

«Vanno viste quelle che sono le aspettative, ma non solo della piazza e dei tifosi. Va valutato l’organico e poi si deve capire realmente il tipo di campionato che si può fare. Bisogna essere realisti, se c’è bisogno di salvarsi la squadra deve rimanere stretta ed unita per raggiungere l’obiettivo».

E questa Salernitana secondo lei cosa deve fare?

«La squadra è esperta, conosce la categoria eppure cade spesso in errori banali… L’esperienza in campionati del genere spesso si dimostra decisiva ma non è l’unica cosa che serve. Il campionato è dinamico, c’è bisogno anche di gente che ha gamba e soprattutto corsa. Essere esperti è importantissimo, ma non deve mai mancare la freschezza che parecchie volte può essere determinante».

La società ha parlato sempre di salvezza tranquilla.

«Gli obiettivi secondo me non vanno stabiliti ad inizio campionato. Si deve sempre cercare di dare il massimo ma poi c’è bisogno anche di capire le reali potenzialità del gruppo. Dopo la grande prestazione nel campionato scorso il gruppo deve iniziare a stabilirsi e risollevarsi da questo momento delicatissimo. Poi deve vedere se può fare di più, ma credo che comunque già mantenere la B sarebbe un risultato più che soddisfacente. Non dimentichiamoci che la Salernitana è una neo promossa..».

La Salernitana ha vinto solo quando ha segnato Gabionetta. C’è secondo lei troppa dipendenza dal brasiliano?

«La storia di Gabionetta insegna una cosa precisa: è troppo discontinuo. Ha enormi potenzialità, sa essere esplosivo e decisivo, è capace d’infiammare il pubblico e cambiare le partite. Ma per essere importantissimo, non basta che faccia grandi cose per sole sei-sette partite, dev’essere capace di farlo per tutta la stagione».

Paolo Giordano