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Tre medaglie vinte dai non udenti

Un pezzo di Diano nell’Italia che ha trionfato alle Deaflympics

TEGGIANO. C’è anche un “pezzo” di Vallo di Diano nelle tre medaglie ottenute dalla squadra di arti marziali nelle Deaflympics, le olimpiadi per non udenti che si sono svolte a Sofia nei giorni scorsi. Gli azzurri della Federazione sport sordi Italia, allenati da Luca Nicosanti e sotto la guida del direttore tecnico Gerardo Di Gruccio, di Teggiano, hanno conquistato il bronzo nella gara a squadre, preceduti da Iran e Russia, terzi ex aequo con il Venezuela.

«Abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha dichiarato Di Gruccio – e credo davvero che più di così non si potesse fare. Eravamo terzi nella graduatoria mondiale dopo Venezuela e Russia, manteniamo il podio che avevamo ottenuto due anni fa nella kermesse iridata».

Grande lavoro, dunque, dell’allenatore e del direttore tecnico: «Pur pagando dichiarano - lo scotto degli stage che non riusciamo a fare per la poca disponibilità economica, e programmando solo due allenamenti, portiamo a casa un ottimo risultato».

Su questo, Di Gruccio sottolinea come ancora una volta il ritiro di Teggiano sia stato un portafortuna. Della squadra fanno parte Michele Caffi, Michele Zofo, Manuel Tocchini Morotti, Maurizio Tornincasa e Pasquale Longobardi. Proprio Longobardi ha fatto tris conquistando oro, argento e bronzo in tre categorie diverse: argento il primo giorno nella gara di classe, ovvero la + 84 perdendo in finale con l’atleta russo per 2-1, dopo ventiquattr’ore l’oro nella categoria open (peso libero) vincendo in finale con l’atleta venezuelano per 2-1, il primo oro nella storia del karate italiano alle olimpiadi per atleti non udenti, e nella stessa giornata il bronzo nella gara a squadre.(e. c.)

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