Torrente tocca quota 100 con un gesto di coraggio

«Ho deciso di puntare su quattro punte, giocando il tutto per tutto per la vittoria Pestrin ancora fuori? È il nostro leader ma volevo un centrocampo più dinamico»

SALERNO. Cento di questi giorni. Dopo sette giornate di digiuno, di stenti, di sviste arbitrali e difese di burro, Torrente sfata il tabù e conquista la centesima vittoria in carriera che vale oro, ossigeno per la Salernitana. «E’ arrivato il traguardo della vittoria numero 100 ma lo vivo come un punto di ripartenza – dice l’allenatore della Salernitana - Fa piacere la cifra tonda, ma la cosa importante è che abbia fatto centro la Salernitana. E’ stata una vittoria sofferta, sudata ma meritata anche se nel finale abbiamo rischiato qualcosa. Non era facile contro questo Novara che si difende bene e riparte in contropiede. Per la prima volta non abbiamo preso gol e pure questo è un dato da sottolineare». Protetta la porta, sono dunque bastati un assist di Odjer (maglia regalata ai tifosi della tribuna) e un’inzuccata di Donnarumma per far festa. «E’ stato bravo Odjer a metter dentro il cross teso, ben calibrato - riflette Torrente - bravissimo anche Donnarumma ad attaccare il primo palo scoperto». Assist man e bomber di giornata erano stati “liberati” qualche istante prima dal tecnico: fuori Moro, compiti di stantuffo e catapulta a Odjer, dentro quattro attaccanti. «Eravamo inchiodati sullo 0-0, ma sapevamo di essere condannati a vincere e ci voleva coraggio. Così ho tentato il tutto per tutto: quattro punte in campo per attaccare alti. Poi quando abbiamo sbloccato ho buttato dentro anche Lanzaro, perché Bernardini non faceva partite da tempo. Adesso sarebbe il colmo, se dovessimo ancora perdere per infortunio un altro centrale. Voglio fare i complimenti anche a Terracciano che si è fatto trovare pronto sul doppio tiro ravvicinato di Viola e di Galabinov. Grazie di cuore ai tifosi che ci hanno sostenuto in settimana».

La nuova esclusione di Pestrin come va letta? «Intanto Pestrin è il nostro leader – risponde Torrente - il nostro capitano. Poi faccio scelte e ho deciso per l’impiego di un centrocampo più dinamico, funzionale ad una partita sopra ritmo».

Sulla possibile staffetta Coda-Donnarumma che ora torna d’attualità, l’allenatore se la cava con un dribbling: «Possono anche giocare insieme come hanno fatto oggi. Coda ha lottato, ha fatto a sportellate, ha provato a concludere. Non era facile contro i giganti del Novara. Sotto il profilo dell’impegno, nulla da rimproverargli». Chiarisce il motivo dell’espulsione: «Mi sono lamentato con il quarto uomo per il fallo non fischiato a Rossi. Non ho detto cose esagerate. L’arbitro non ha segnalato il fallo ma solo la mia reazione». Conclude con una battuta: «Riguardo le porte aperte durante la settimana, con me sfondate... una porta aperta. Parlate con uno che ha portato la squadra, ai tempi del Bari, a correre in città. Quindi bisogna chiedere alla società».

©RIPRODUZIONE RISERVATA