Torrente è duro e deluso «Nemmeno una reazione»

Il tecnico critica l’arbitraggio di Illuzzi ma bacchetta anche i suoi giocatori «Il mercato? Ora sono concentrato sul Cagliari, mi aspetto cuore e orgoglio»

MODENA. Un’analisi lucida e obiettiva. È quella che Vincenzo Torrente propone davanti a microfoni e taccuini subito dopo la sconfitta di Modena. Se da una parte l’allenatore recrimina per alcuni episodi arbitrali sfavorevoli, dall’altro ammette che la reazione della squadra non gli è piaciuta affatto. «Il secondo gol ci ha tagliato le gambe - ammette - perché dopo il 2-0 la reazione della squadra non c’è stata. Non abbiamo avuto la forza di reagire - queste le parole del tecnico, che pensa anche ad una motivazione di natura fisica - in altre circostanze eravamo riusciti anche a rimontare due reti, probabilmente in questa occasione abbiamo pagato le troppe gare ravvicinate che stiamo giocando».

Poi ricorda gli episodi arbitrali avversi: «Ci sono certi momenti che possono cambiare il corso di una gara, e il rigore non fischiato a Colombo dopo sette minuti è uno di questi. Dalla panchina mi è sembrato netto, così come a tutti è sembrata netta la posizione di fuorigioco di Belingheri in occasione del gol dell’1-0 che ha rotto l’equilibrio». Fino a quel momento la gara non aveva offerto molto, ma anche dopo il raddoppio la Salernitana è riuscita a fare troppo poco: «Se si escludono due situazioni su calcio da fermo, con Gabionetta e Donnarumma, abbiamo fatto poco», riconosce con onestà. «Bernardini ha provato a scaldarsi ma ad un certo punto ha dovuto alzare bandiera bianca perché ha sentito dolore al ginocchio». Una maledizione senza fine, in difesa. «Ho dovuto rinunciare all’idea del 3-5-2 per proporre un 4-3-1-2 con due attaccanti fisici come Eusepi e Coda per sfruttare tutte le palle inattive. Una scelta dettata dalle nostre caratteristiche e da quelle dell’avversario ma è chiaro che se avessi potuto avrei confermato la difesa con tre centrali». Il problema nasce sempre dalla disponibilità degli uomini: «Spesso sono costretto a cambiare per situazioni contingenti, purtroppo per fare il 3-5-2 devi sempre avere tre centrali di ruolo e questo a noi non capita spesso. In panchina avevo Trevisan soltanto per fare numero, considerato che è rientrato in settimana ed ha svolto solo due allenamenti».

A conti fatti la perdita di Bernardini è stata pesantissima: «Era mia intenzione dare continuità alla formazione e a quel modo di giocare che ci aveva consentito di fare una mini serie positiva e di evitare di subire gol, anche se è bene ribadire che nel calcio sono importanti anche gli episodi, e a Modena nel primo tempo gli episodi sono stati tutti a sfavore». Nel secondo tempo, tuttavia, la Salernitana poteva e doveva fare di più: Torrente lo ricorda ai suoi in vista della prossima gara, in programma alla vigilia di Natale col Cagliari. Una gara da non fallire: «Quella reazione che non c’è stata contro il Modena voglio vederla col Cagliari; è vero che affrontiamo la miglior squadra del torneo ma è altrettanto vero che potremo contare sul nostro pubblico. Voglio una gara coraggiosa da parte dei miei, al di là di quello che sarà il modulo. È nostro dovere giocarcela davanti ai nostri tifosi, mi aspetto una prova d’orgoglio per provare a superare la favorita del torneo». Chiusura sul mercato: «In questo momento meglio non parlarne, sono concentrato solo sulle gare».