PUGILATO

Titolo italiano, tre salernitani sul ring

Buonocore, Santelia e Novohatchi, che si ispirano a Ceglia e La Femina, tra i favoriti ai campionati Schoolboys

Gianluca Ceglia e Vincenzo La Femina, i due pugili professionisti salernitani più titolati, sono i punti di riferimento del movimento giovanile che pulsa nelle palestre di boxe di Fioravante Calce a Montecorvino Pugliano, dello stesso Ceglia a San Valentino Torio e di Alfonso Truono a Battipaglia. Tre gioiellini di questi navigati maestri sono riusciti a passare indenni sotto le forche caudine delle eliminatorie di Montesilvano e in questo fine settimana punteranno diritto a vincere le semifinali e le finali dei campionati italiani Schoolboys e Junior in programma al “Pala Ellero” di Roccaforte Mondovì, in provincia di Cuneo. Se si tiene conto che a Montesilvano è stata presente l’intera leva (118 Schoolboy e 181 Junior) dei boxer italiani alle prime armi, si può ritenere molto soddisfacente il bilancio ottenuto dal pugilato salernitano, che ha piazzato tra i primi quattro di tre categorie elementi che, potenzialmente, saranno chiamati ad alimentare quel ricambio così necessario alla nazionale maschile Elite per riconquistare la faccia persa alle Olimpiadi di Tokio. E sarà compito di Patrizio Oliva e di Angelo Damiano guidare la non facile risalita.
Ma veniamo al terzetto vittorioso a Montesilvano. In queste ultime ore i tre stanno rifinendo la forma per migliorare il metallo delle medaglie di bronzo già riposte negli zainetti.
Il primo e il più accreditato dei tre è Gaetano Buonocore, di Olevano sul Tusciano, fresco podio dei 54 chili agli europei di Tblisi. Il ragazzo è una garanzia. Vincitore di due titoli italiani Schoolboys, ha le carte in regola per impadronirsi anche del titolo Junior, avendo quest’anno sbaragliato il campo del raggruppamento dei sedicenni al Torneo nazionale Mura. Il pupillo di Calce è reso sicuro del fatto suo dalle autorevoli vittorie per 5-0 ottenute a Montesilvano contro il picchiatore Dario Campanile e l’ostico Mincione, praticamente dominati con una boxe precisa e intelligente. Ma non dovrà rilassarsi.
Una bella sorpresa è stato il paganese Mattia Santelia, un 52 chili della scuderia di Gianluca Ceglia, lo sfidante europeo dei pesi leggeri, a capo dell’omonima palestra a San Valentino Torio. Mattia è arrivato alla fase finale di Roccaforte Mondovì superando nettamente Amin Mustafà e di misura il più navigato Vitale. Il parere del suo coach è moderatamente ottimistico. «Il ragazzino ha sorpreso anche me, benchè negli otto incontri disputati in precedenza, non avesse mai subito sconfitta. In palestra, a scuola e nella vita è un elemento serissimo, molto responsabile delle sue azioni. Ed è sostenuto da una buona famiglia. Ha battuto avversari difficili. Ai quarti ha saputo stringere i denti contro un potente mancino siciliano con 16 vittorie all’attivo e questa sofferta vittoria la dice lunga sul suo carattere. Ovviamente ho fiducia nei suoi numeri tecnici e nella sua forza di volontà, ma già essere arrivato a due passi dal titolo italiano degli Junior è un eccellente risultato».
Infine il terzo elemento è un colosso di 80 chili, Macsim Novohatchi, studente battipagliese di genitori moldavi. E’ cresciuto nella storica palestra del maestro Alfonso Truono. E’ il vincitore a sorpresa, negli Schoolboys, del trofeo Mura. Forte di una boxe redditizia, è impegnatissimo a migliorare tecnica e velocità. A Mondovì ritroverà quel Bassi che ha battuto in finale al “Mura” e, quindi, potrà tentare il gran colpo sotto gli occhi di Patrizio Oliva e di Damiani.
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