Squillante ancora mister imbattibilità

SARNO. Non si sente personaggio e si schernisce se gli chiedi dell’incredibile record che ha stabilito. Questo è Gigi Squillante, sarnese doc, uno degli allenatori più controversi dell’attuale panorama calcistico: genio e sregolatezza. «Nel calcio si guarda sempre avanti ed è una costruzione continua». Ufficialmente Squillante liquida così il suo record, ma ufficiosamente ci tiene e molto, soprattutto al suo rientro in serie D. Lunedì mattina, ore 8,22, l’allenatore chiama e dice: «Ha perso anche il Barcellona. Ora, sono rimasto solo io». Il suo Gladiator è l’unica squadra imbattuta d’Europa in questa stagione e, fino a pochi giorni fa, c’era proprio il Barcellona di Messi a fargli compagnia. Squillante non perde da 23 turni e, in Coppa Italia, dopo due vittorie, è uscito con un pareggio.

Nei campionati, dai professionisti ai dilettantii, di Italia, Germania, Francia e Inghilterra, nessuno ha fatto come lui. A Santa Maria Capua Vetere, qualche mese fa, gli fecero trovare lo striscione fuori lo stadio: “Benvenuto invincibile”. Grande motivatore, uno che sa leggere le partite in corsa, fa di necessità virtù e, con un carattere spigoloso, trae il meglio dai suoi calciatori. Il record, però, non gli vale il primato perché l’Ischia marcia a vele spiegate. È l’unica pecca. Il segreto dell’impresa, tuttavia, ha radici antiche: «Umiltà, grinta e tanta voglia di fare». Questo dice Squillante che continua: «Sono orgoglioso del gruppo che mi segue. Se stiamo su questa strada, lo devo ai miei calciatori e alla società che ha abbracciato la mia scommessa». Senza montarsi la testa, Squillante vorrebbe continuare perché, comunque, con una neopromossa, stare al secondo posto in classifica, è un ottimo viatico. Dal vico San Martino, cuore del centro storico, al tetto dell’Europa il passo sembra breve, ma non lo è. “L’uccello non muore mai” è la sua celebre frase che riassume il carattere delle sue squadre. Squillante si gode il momento con i piedi per terra. Sarno resta sempre divisa su di lui, ma intanto i numeri sono dalla sua parte.

Gaetano Ferrentino

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