SERIE A

Sousa: «Salernitana, rialza la testa»

Il tecnico granata spiega la strategia per nattere l'Atalanta e lancia messaggi d'amopre al club ed alla tifoseria

L'appello della Curva Sud Siberiano «Contro l'Udinese maxi coreografia»

«Partita da affrontare come tutte le altre, questo è l’importante. E’ difficile, ma dobbiamo provare a mantenere livelli di gioco alto, è un lavoro continuo. Stiamo crescendo verso questa cultura della vittoria, che alcune società hanno. Voglio vedere una squadra ambiziosa, vogliosa di essere protagonista, poi si può vincere o perdere. Ma deve essere un po’ la nostra identità, il nostro passaporto. Ogni partita e contro ogni avversario, sia in casa che in trasferta, dobbiamo avere questa mentalità. Sappiamo quali sono le nostre debolezze, ma soprattutto le cose buone che possiamo fare, dobbiamo mettere in pratica ai massimi livelli della tensione, dell’intensità, per essere orgogliosi del nostro lavoro. Tutti gli avversari sono importanti per la nostra crescita, e anche i momenti di difficoltà ci possono aiutare a vedere, a riflettere, e poter provare a migliorare». Così Paulo Sousa alla vigilia di Salernitana-Atalanta, in conferenza stampa al Mary Rosy, il tecnico granata chiede ai suoi di rialzare la testa e ritrovare la voglia di provare a competere contro chiunque, anche contro i nerazzurri di Gasperini, a caccia di un nuovo sogno europeo da conquistare. 


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Sul futuro Sousa spiega: «Già l’ho detto, mi trovo benissimo qui, sono molto centrato e c’è una grande connessione con il direttore, con i ragazzi, con la piazza e con la città. Sono molto concentrato su quello che c’è da fare». E sul prossimo avversario: «Una delle squadre con più stabilità in questi anni in Italia, Gasperini sta facendo un grande lavoro, la società protegge le sue idee e la sua filosofia di gioco, hanno tante gare insieme. Se gli avversari sbagliano ti mettono sotto, hanno qualità, hanno fisico, tecnica. In questo calcio Gian Piero ha portato non solo aggressività difensiva, sono un entusiasta dei suoi braccetti, l’attacco della profondità, la capacità mentale che hanno di reggere contro chiunque questa intensità. Sarà una sfida straordinaria per noi, per aiutarci a crescere, sperando in una vittoria, così cerco di lavorare così, culturalmente. Non dobbiamo sentirci inferiori, saper di poter competere con tutti, e poi mettere in pratica, quello che credo ci sia mancato con l’Empoli».