Il PERSONAGGIO

«Siamo usciti dal campo a testa alta»

Luciani “difende” la retroguardia e il modulo. «Ci rifaremo»

CHIETI. «A fine partita eravamo tutti con la testa alta». Le prime parole di Luciani dopo il rotondo 4 a 1 subito a Chieti sono destinate a fare discutere.

Il difensore ex Lumezzane tuttavia, forse anche canonizzato a dovere, preferisce prendere soltanto il buono (poco) visto in terra d'Abruzzo e ripartire da quello. «Personalmente - chiarisce il giocatore - mi tengo stretto i gol di Ginestra e la buona mezz’ora disputata subito dopo l’inzuccata vincente che ci ha permesso di accorciare le distanze. Sono certo che già domenica prossima sapremo riscattarci alla grande davanti al nostro pubblico».

Eppure la difesa è già un colabrodo. Troppi sette gol al passivo in appena due giornate di campionato. Luciani ammette. «Forse all’Angelini abbiamo sofferto un po' troppo negli uno contro uno. Loro agivano principalmente per vie centrali e per buona parte del primo tempo siamo riusciti ad arginarli. Ma io credo nel riscatto».

Il difensore crede anche nel modulo e difende a spada tratta il tecnico: «Non è un problema di modulo. Credo che abbiamo comunque giocatori adatti a praticare quel tipo di atteggiamento tattico». Sulla presenza e la voglia di Lotito di lasciare il campo in anticipo, invece... «Il presidente è normale che ha certi sfoghi e il mister deve metterci la faccia: noi lavoriamo in una grande piazza e le nostre qualità verrano fuori, lottiamo con i tifosi e con la società». Ultima considerazione sui tifosi. «Bisogna solo ringraziarli. Da domenica prossima li faremo sorridere di nuovo».(r.r.)