«Siamo grandi anche se non segna il Matador»

Ma Mazzarri bacchetta il gruppo per l’approccio troppo “molle”. Felicità per il debutto di Insigne jr

NAPOLI. Nessuna turbolenza al San Paolo nel post partita contro il Palermo. Questa volta Walter Mazzarri non se la prende con i giornalisti tivvù, anzi. Il 3-0 sui siciliani mette tutti d’accordo, anche perché questa volta non è frutto esclusivo – vero o presunto – del talento cristallino di Edinson Cavani.

«A me interessa solo vincere, poi se Cavani segna mi importa poco», dice l’allenatore del Napoli abbozzando un mezzo sorriso. «Nel finale i ragazzi hanno anche cercato di fargli far gol per la classifica dei cannonieri, ma quello viene dopo. In primis contano solo la squadra e la vittoria». Eppure in avvio il Palermo ha creato non pochi grattacapi agli azzurri, sfiorando pure la rete in un paio di circostanze. Sono stati soprattutto gli esterni, Morganella a destra ed il fresco ex Dossena a sinistra, a mettere in difficoltà lo scacchiere partenopeo: «Siamo partiti male, non c’eravamo con la testa», ammette Mazzarri. «È vero, nei primi minuti abbiamo rischiato grosso, non solo sulle occasioni di Dossena e Morganella. Siamo stati fortunati, loro ci hanno messo in difficoltà raddoppiando spesso sugli esterni e mi sembrava che i nostri non guardassero mai la panchina. Dovrebbero farlo più spesso, si cresce anche così. Volevo suggerire delle correzioni, abbiamo dovuto segnare il primo gol per poter finalmente dialogare con i calciatori. Poi la partita è andata in discesa, fortunatamente ci siamo sciolti».

Intanto i tifosi tornano a sognare. Festa grande sugli spalti non solo per i tre gol al Palermo, ma anche e soprattutto alla notizia del pareggio del Parma contro la Juventus, ora distante appena cinque punti: «Potrebbero essere anche di meno se ci ridanno quanto conquistato sul campo. Nella vicenda Gianello siamo parte lesa e soprattutto Cannavaro e Grava non meritano la squalifica. Mi auguro che giovedì la Corte Federale possa fare giustizia».

Anche con il -2 sul groppone, però, il Napoli sta mantenendo un ritmo eccezionale: «Abbiamo tredici punti in più rispetto allo scorso campionato, è su questo che dobbiamo ragionare e non su altro. Anche Juve e Lazio stanno ottenendo risultati straordinari, ora i numeri dei bianconeri stanno rientrando nella normalità, altrimenti avrebbero avuto una media pazzesca. Dobbiamo provare a tenere questi ritmi ragionando una partita per volta, a cominciare da quella molto difficile di domenica prossima in casa della Fiorentina».

Grandi sorrisi, intanto, in casa Insigne. Per il gol di Lorenzo, certo, ma anche per il debutto in serie A di Roberto. «Sono molto felice per lui», dice “Lorenzinho” ai microfoni dell’emittente ufficiale, Radio Marte. «Un consiglio per lui? Solo di continuare ad allenarsi e non mollare mai, giorno dopo giorno». Tra i due anche uno scambio di pallone sugli sviluppi di una rimessa laterale: «Gliel’ho lasciata per guadagnare qualche secondo, stavamo vincendo», racconta Lorenzo. «Mi ha quasi sorpreso quando mi ha ceduto il pallone». Tanta emozione anche da parte di Roberto: «Mi fa molto piacere avere esordito al San Paolo, anche perché in campo c’era mio fratello. Farò di tutto per guadagnarmi ulteriore spazio, amo questa maglia».

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