«Servirebbero almeno 150mila euro»

È la richiesta del delegato allo sport Petillo per tappare le falle degli impianti

SALERNO. Tamponare, rattoppare, razionalizzare le risorse. Sono questi i paletti nei quali s’imbatte chi deve assicurare il funzionamento quotidiano dell’impiantistica sportiva di proprietà comunale.

Nel 2013, il settore sport è ancora a bocca asciutta: casse vuote, non sono state girate risorse. Invece servirebbero almeno 150mila euro per andare avanti almeno coi pannicelli caldi, assicurando l’ordinaria amministrazione. Il quadro - molto precario - è stato già rappresentato dal delegato allo sport Marco Petillo che nel frattempo ieri ha chiesto al sindaco Vincenzo De Luca un incontro per discutere con la Federalcio del campo in terra battuta di Sant’Eustachio.

«I problemi sono tanti e il paniere delle risorse è sempre più ridotto - ha commentato il delegato comunale allo sport - stiamo cercando di accedere a fondi POR per recuperare il palazzetto dello sport e con soldi residui stiamo ristrutturando il campo nel rione Picarielli. La spesa è di circa 30-40mila euro. Poi verrà affidato alla parrocchia di Santa Margherita: stesso iter di Sant’Eustachio, campo piccolo».

E quello grande? «Problema vecchio, bisogna ragionarci su. Gli impianti a Salerno sono tanti e di questi tempi non è facile tappare tutti i buchi», ha concluso Petillo. Balza anche agli occhi una diversità di gestione di questo ampio “parco” strutture.

Alcuni impianti sono affidati all’assessorato ai servizi sociali. Esempi: piscine Vigor, Centro Sociale, campo di calcio adiacente il Conservatorio. Altri - palestre scolastiche - curati direttamente dall’assessorato alla scuola. Poi ci sono gli impianti controllati direttamente dalla direzione impianti sportivi: stadio Arechi, stadio Vestuti.

Seguono gli impianti affidati a società terze, previa gara pubblica: palestra Senatore, le piscine, il Palatulimieri, la palestra di Matierno. Infine gli impianti affidati a società al termine di convenzioni scadute e prorogate: campi San Matteo, palestra di Sala Abbagnano.