LA TRAGEDIA

Seid, un calcio alla vita a solo ventuno anni

Il talento di Nocera era stato al Milan e al Benevento, poi la scelta di tornare a casa

A solo ventuno anni è volato in cielo dove era solito guardare al termine di ogni partita che disputava. Fatale a Seid Visin il pomeriggio di ieri quando, per motivi incomprensibili a chi lo voleva bene, ha deciso di farla finita con la vita impiccandosi nel silenzio della sua stanza a Nocera Inferiore. Inutile ogni tentativo di soccorrere il giovane di origine etiope che ora militava nell'Atletico Vitalica calcio a cinque di Sarno ma era stato fino a qualche anno fa una giovane promessa del calcio nazionale tanto da militare nel settore giovanile prima del Milan e poi del Benevento. Un talento con pochi eguali e che si impose da giovanissimo all’attenzione degli osservatori, sbocciato nelle fila della società Azzurri di Torre Annunziata dopo essere giunto dall’Etiopia a sette anni.

E l’attento Stefano Cirillo ci mise poco a comprendere che quelle sue doti lo potevano portare lontano, al punto da proporlo all’attenzione di Enzo e Mino Raiola . Così di Seid si interessarono per tesserarlo Napoli, Inter, Milan e Manchester City. Seid inizialmente vestì la maglia dell’Inter nel corso di alcuni tornei, ma alla fine fu il Milan a decidere di puntare su di lui. Il club rossonero lo tesserò e nel 2014 raggiunse Milanello dove a formarlo fu Oscar Danesi che lo mise in stanza con l’attuale portiere rossonero e della Nazionale Gianluigi Donnarumma . E non ci mise molto Seid ad impressionare tutti nel ruolo di centrocampista che ricopriva senza strafare e forte del fatto di giocare il pallone con tutti e due i piedi senza alcuna differenza. Per lui un futuro assicurato, secondo i tecnici. Ma dall’iniziale gioia il suo volto perde il sorriso.

Se ne accorgono i compagni, gli allenatori e lo stesso Mino Raiola che, pensando si trattasse della malinconia per papà Walter e mamma Maddalena, nel 2016 decise di portarlo al Benevento che rispetto a Milano è a un tiro di schioppo da Nocera Inferiore. Così Seid rientra in famiglia e si divide tra allenamenti a Benevento e gli studi a Nocera Inferiore presso il Liceo scientifico per diplomarsi. Ma, poco alla volta, perde la passione per il calcio e ai genitori spiega che intende dedicarsi principalmente allo studio. Ad un passo del calcio che conta, quindi, la volontà di dire addio alla possibilità di giocare ai massimi livelli.

Ma anche la decisione di restare in campo e la scelta ricade sull’Atletico Vitalica del presidente Nello Gaito . Appena appresa la notizia, lacrime e dolore di compagni e tecnici. «Il tuo sorriso, il tuo indiscusso talento, la tua naturale e straordinaria predisposizione a dare del “tu” alla palla restano impressi nella nostra mente. - le parole di Antonio Francese - dirigente dell’Atletico Vitalica di Sarno - Nel cuore porteremo per sempre la tua discrezione. Decubertiano nell’animo, hai fatto della partecipazione l'unica vera vittoria ricercata».

(al.bo.)