Schiavone si fa onore ai Mondiali di canottaggio

L’atleta salernitana sesta col “quattro di coppia” azzurro. Soddisfatti i dirigenti dei Canottieri Irno

SALERNO. Sesta posizione ai Mondiali di canottaggio in corso di svolgimento a Chungju (Corea del Sud) per la salernitana Laura Schiavone nel “quattro di coppia” insieme con Sara Magnaghi (SC Moltrasio), Giada Colombo (SC Tritium) e Gaia Palma (Sisport Fiat). Al Tangeum Lake International Rowing Center, l'atleta portacolori del Circolo Canottieri Irno e le sue compagne di barca hanno dato vita ad una finale vibrante e combattuta, probabilmente condizionata anche dal vento contrario, ma alla fine non sono riuscite ad avvicinarsi alla zona podio.

Il “quattro di coppia” azzurro che aveva conquistato la finale iridata, grazie ad una eccellente prova nei recuperi, nella gara con le medaglie in palio è partito molto bene, quarto ai m.500 dietro Germania, Canada e Polonia, mentre ai m.1000 ha dato l'illusione di poter salire sul podio, recuperando una posizione e portandosi al terzo posto alle spalle di Germania e Canada. Ai m.1300 però, Schiavone e compagne sono scivolate in quarta posizione, superate dalla Polonia e poi, sopravanzate dal team Usa, al quinto posto ai m.1500, hanno chiuso seste in 6'53”46. Le medaglie sono state appannaggio rispettivamente di Germania, Canada e Polonia. Non c'è rammarico per il risultato ottenuto, perché le azzurre hanno ampi margini di miglioramento, considerato che sono equipaggio di una barca di recente composizione e agli Europei, svoltisi a Siviglia, lo scorso giugno, hanno ottenuto un ottimo bronzo.

«Il livello degli equipaggi in gara era elevato, per cui già conquistare la finale è motivo di soddisfazione e può essere considerato un eccellente punto di partenza - hanno dichiarato i dirigenti del Circolo Canottieri Irno, Domenico Carbone e Rosario Buonomo - la finale ai Mondiali assoluti di Laura Schiavone e il bronzo europeo, l'oro di Mario Cuomo ai Mondiali under 23 e l'argento ai Mondiali juniores di Carmela Pappalardo, confermano la vitalità della nostra scuola di canottaggio».

Il sesto posto ai Mondiali del “quattro di coppia” azzurro assicura maggiore consapevolezza nei propri mezzi a Schiavone e compagne, che potranno lavorare con tranquillità e continuare la preparazione che porterà alla qualificazione per le Olimpiadi di Rio 2016.

Donatella Ferrigno

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