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Schiaffi e calci al “Sant’Anna” Ebolitana a rischio stangata

EBOLI. Schiaffi e calci tra giocatori, dirigenti e collaboratori pronti a partecipare attivamente, un ragazzino in lacrime a bordo campo mentre il padre si lancia in un impeto di violenza. Squallide...

EBOLI. Schiaffi e calci tra giocatori, dirigenti e collaboratori pronti a partecipare attivamente, un ragazzino in lacrime a bordo campo mentre il padre si lancia in un impeto di violenza. Squallide fotografie di un'ordinaria mattinata di follia al "Sant'Anna", dove domenica Portofino ed Ebolitana hanno aggiornato l'archivio nero di una stupida almeno quanto antica rivalità.

Uno scontro di gioco tra il portiere battipagliese e l'attaccante biancazzurro Capo è stato il prologo, qualche spintone a quest'ultimo rimasto a terra la scintilla: il fuoco è divampato inesorabile, a quel punto, con la reazione del centravanti, una volta rialzatosi. Sarebbe servita acqua in abbondanza, invece dagli spogliatoi è giunto il “supporto” di un dirigente locale a portare altra legna ad ardere. La benzina, poi, l’ha garantita l'allenatore dell'Ebolitana, Serrapede, che non si è lasciato pregare ed ha contribuito alla rissa scoppiata in mezzo al campo. Questo, mentre il figlio, portato dal papà in panchina per vivere una giornata di sport, piangeva dinanzi all'epifania della faccia più triste del calcio, specie di quello provinciale. Impotente ed evidentemente spaventato, l'arbitro non ha potuto far altro che sospendere l'incontro, iniziato già in ritardo per il campo occupato dal settore giovanile. Per l'Ebolitana, già martoriata dalle penalizzazioni per quanto (non) fatto la scorsa stagione, in arrivo un'ulteriore stangata. E per fortuna che la quindicina di tifosi provenienti da Eboli era stata fermata dai carabinieri: l'attendeva un nutrito gruppo di sostenitori battipagliesi e l'incontro si presagiva ben poco amichevole. Visto quanto poco è bastato per far scoppiare tanto in campo, figurarsi cosa sarebbe potuto accadere con gli ultras sugli spalti.