Schetter chiede pazienza «La Nocerina verrà fuori»

L’attaccante giustifica la falsa partenza: «Squadra nuova, serve l’amalgama Ma già da Barletta la musica cambierà. La concorrenza in avanti ci fa bene»

NOCERA INFERIORE. « Il calciatore si adatta all’allenatore, ai movimenti che ti chiede. Ogni allenatore ha le sue idee, un calciatore di un certo livello non fa fatica ad adattarsi, ci vuole solo un po’ di tempo. I movimenti si acuiscono, lavoriamo ogni giorno per renderli nostri»: parole di un professionista vero, nel caso specifico di Antonio Schetter, uno che in terza serie ha fatto sempre la differenza.

«Voglio farla anche a Nocera - afferma convinto - la partenza a rilento poteva essere messa in preventivo ma ovviamente non c’aspettavamo di sicuro il secondo tempo col Latina e quindi la sconfitta. Dateci solo un po’ di tempo, questione di condizione e di amalgama, la squadra è nuova di zecca, ha bisogno di conoscersi e migliorarsi, ha bisogno di diventare squadra sotto tutti i punti di vista». In avanti totale dieci, al momento otto effettivi e due ai box (Merino e Tulimieri). La concorrenza è soprattutto affare per cinque (lui, sempre Merino, Mazzeo, Evacuo e Negro). La concorrenza a volte può far male. Schetter vede oltre: «Per vincere i campionati, occorre gente sempre pronta a dare il massimo, a non far sentire eventuali assenze. La formula cinque secondo me è solo un vantaggio. Tutti e cinque, più gli altri ovviamente, cercheremo di dare alla squadra quel che le serve, i gol innanzitutto».

Lunga è stata la discussione pre-allenamento (mezz’ora di ritardo sull’orario del preventivato ingresso in campo per il primo allenamento della settimana). Analizzate le negatività di domenica scorsa, sottolineate le cause. Auteri con gli attaccanti s’è intrattenuto in modo particolare: «Col mister abbiamo parlato di quel che adesso non c’è - sottolinea Schetter - e quel che non c’è va ricercato nella mancanza di precisione e di lucidità negli ultimi metri. Manca la precisione del passaggio che fa la differenza. Tutti quanti noi crediamo sia un fatto momentaneo. Già da Barletta la musica dovrebbe cambiare».

A Barletta, lui più Mazzeo e De Liguori reciteranno da ex: « ricordi sono freschi, anzi freschissimi. L’anno scorso lì c’è stata una programmazione affrettata per quel che era la forza di quella squadra. Non ho rimpianti, stagione positiva sotto l’aspetto personale. È mancata la forza di reazione nei momenti negativi, quando si facevano pochi punti essendo calati vistosamente. Se segno, festeggio. Sono uno di quelli che non rinuncerebbe mai alla gioia dopo un gol».

Da Schetter a Schetter? Finora, un solo successo ufficiale, arrivato proprio grazie a lui, a segno nel finale di Nocerina-Paganese: « Era il 5 agosto, è passato troppo tempo da quella domenica. Abbiamo bisogno di una svolta, il campionato è appena all’inizio ma ci occorrerebbe un’iniezione di fiducia. Magari succede come il 5 agosto, chissà».

A Barletta potrebbe esserci il tifoso che è massimo dirigente. Questione di ore, si dice, la fine del regime dei domiciliari per patron Giovanni Citarella, pronto a rioccuparsi anche “fisicamente” di Nocerina: «Ci farebbe piacere, il presidente è sempre rimasto in contatto con noi. Ma averlo fisicamente vicino ci darebbe, in un momento come questo, una bella spinta in più».

Marco Mattiello

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