Scarpa e Caturano nuovi gemelli del gol

Le loro doppiette contro l’Avellino hanno rilanciato la Paganese. «Bravi a ritrovare la strada della rete e del successo»

PAGANI. Per i tifosi paganesi è stato il più grande spettacolo dopo il week-end. Uno spettacolo sulle gradinate del “Torre”, con l’imponente coreografia nel settore distinti, e uno spettacolo sul rettangolo di gioco, dove la squadra di Grassadonia ha letteralmente surclassato la vice capolista Avellino. Con una prestazione sopra le righe è tornata la vittoria, dopo sei turni di astinenza. Ed è tornata contro un Avellino che proveniva da sette risultati utili consecutivi, successivi alla sconfitta nel derby del “San Francesco”, a conferma che l’aria dell’Agro non fa bene agli irpini. Una notte magica segnata dal primo successo nella storia contro l’Avellino, in un derby ritornato a disputarsi a Pagani dopo 61 anni, grazie alle due doppiette, quelle di Caturano e di Scarpa che hanno illuminato persino il grigiore del tempo atmosferico.

Una vittoria che scaccia paura e crisi e che fa allontanare gli uomini di Grassadonia dalle zone pericolose, riavvicinandoli a quella playoff, rivitalizzando i numeri del reparto offensivo, che viveva un periodo di magra: sono così salite a quota 22 le reti fatte.

Scarpa e Caturano sono diventati i gemelli del gol del derby. Il primo, alla seconda doppietta stagionale, dopo quella rifilata alla Nocerina, si conferma capocannoniere azzurrostellato con 8 reti, appena una in meno del leader Evacuo. «I miei gol? Fortuna - fa lo schivo Scarpa - Eravamo più cattivi e affamati di vittoria di loro. In campo ho visto una sola squadra: la Paganese».

Il secondo realizzatore del derby, alla terza marcatura stagionale dopo quella siglata all’esordio dal primo minuto nel 2-2 di Frosinone, la pensa così: «Contento per la doppietta, ma contentissimo per i tre punti. Dopo Viareggio e Sorrento c’era tanta amarezza in tutti noi . Questa può essere la vittoria della svolta, soprattutto del carattere- sottolinea l’ex attaccante del Viareggio - Avevamo grande voglia di riscatto: nel primo tempo avevamo giocato bene, creato delle occasioni, ma non eravamo stai bravi a concretizzarle. Nella ripresa, invece, senza perdere la testa abbiamo fatto ancora meglio, mettendoci ancora più determinazione ed abbiamo conquistato tre punti fondamentali per la nostra stagione contro una formazione di vertice. Ma ora non dobbiamo fermarci. E speriamo soprattutto di ripetere la gara con il Latina, una sfida a cui teniamo tanto sia noi calciatori che la società: non si può vincere senza giocarla sul campo».

Peppe Nocera

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