Scafati a caccia del colpo da primato

Basket, Legadue: alle 18.15 testacoda a Ferentino. Bartocci: «Stiamo attenti»

SCAFATI. Ultimo impegno del 2012 per la Givova Scafati Basket prima della sosta forzata di due settimane (turno di riposo il 6 gennaio per l’esclusione dalla Legadue definitiva di Napoli). La Givova cerca di conservare il primato nel testacoda di Ferentino contro una delle ultime due della graduatoria. A Ferentino (palla a due alle ore 18.15), scortato da un centinaio di tifosi (un pullman allestito), il quintetto di coach Maurizio Bartocci cercherà di chiudere in vetta l’anno solare.

Bartocci, dopo aver sudato al Palamangano contro Imola, altro fanalino di coda, non si fida di Ferentino. «Troveremo tutta un’altra squadra rispetto ad inizio campionato - spiega il tecnico casertano - Ferentino con l’innesto di Hamilton ha cambiato fisionomia. Anche se ha perso il derby con Veroli ha giocato bene. In precedenza ha superato Capo d’Orlando con Pozzecco è rinata. Sicuramente non è da ultimo posto. Dovremo controllare i rimbalzi e limitare Experigin che quando recupera palla riapre il contropiede e cercare di non farli giocare in velocità. Noi comunque questa settimana abbiamo fatto un buon lavoro e preparato bene il match. Cercherò se possibile anche di gettare nella mischia Antonio Porta se ci sarà la possibilità».

Ferentino dove la Givova ritroverà un suo vecchio amico, il tecnico Franco Gramenzi che a Scafati ha allenato per tre volte (due nei professionisti) cogliendo anche una promozione da record nella stagione 1997/98 con 28 vittorie su 32, portando i gialloblù dalla serie B2 alla B1. Gramenzi che a Ferentino nella passata stagione ha conquistato l’ennesima promozione della sua carriera portando per la prima volta i ciociari nei professionisti. «Ritrovare Scafati è sempre un piacere - racconta Gramenzi - ho tanti amici con cui mi sento ancora compreso Longobardi e la sua famiglia. Mi resta sempre nel cuore Scafati. La prima volta fu la prima esperienza lontano da Teramo. Dal punto di vista sportivo la squadra di quest’anno mi piace molto. Come sempre è stata allestita una compagine di grande livello non avendo il budget di tante altre che avevano più soldi. Scafati sta andando oltre le aspettative e lo merita. La squadra è ben costruita. Mays e Slay due grandi americani e poi gli italiani costituiscono un gruppo solido. Se dovesse restare al primo posto sarebbe un ostacolo duro per tutti perché poi venire a vincere a Scafati è sempre difficile».

Luca Di Russo

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