serie B

Sannino cambia e scuote la Salernitana

A Cesena gara quasi decisiva per il suo futuro, scelto un altro modulo: dentro Ronaldo e Improta. «Ci vuole più cattiveria»

SALERNO. Ritorno al passato, per scacciare i fantasmi e cominciare a sorridere. La Salernitana torna in campo tre giorni dopo l’amara sconfitta col Vicenza ed è già obbligata a vincere. Avversario il Cesena di Drago, squadra da vertice. Giuseppe Sannino è già a un bivio: tre punti per non sentire pronunciare la parola esonero. Il tecnico ha già accantonato l’idea 4-3-1-2 e stasera ripresenta lo schieramento che gli ha dato più garanzie (e punti) in questo avvio. Difesa a tre e tanto turnover, perché «è la quinta partita di campionato, arriva a tre giorni dalla gara col Vicenza e fino a questo momento hanno giocato sempre gli stessi». Ma più che una semplice rotazione è una rivoluzione. La grande esclusione è quella di Alfredo Donnarumma. L’attaccante ha deluso e siederà in panca per rinfrescare le idee e riposare i muscoli: al fianco di Coda ci sarà Rosina.

Due le grandi novità. La prima porta il nome di Riccardo Improta. Sannino lo lancia dal 1’ contro la sua ex squadra, sarà il quinto a destra e avrà tutta la fascia libera. La seconda, invece, è verde-oro. Finalmente la Salernitana schiera un regista: Ronaldo si piazza davanti alla difesa e prende le chiavi del centrocampo. Ai suoi lati Odjer e Della Rocca. Inamovibile Vitale sulla fascia, i tre dietro saranno Bernardini, Schiavi e Tuia. «Dovremo ripartire da quanto di buono fatto col Vicenza dal 30’ del primo tempo alla fine», sottolinea Sannino, dimenticando però che dalla mezz’ora la Salernitana è stata favorita anche dall’atteggiamento difensivo dei biancorossi, preoccupati solo di difendere il doppio vantaggio. «Dobbiamo essere ancora più concentrati», l’auspicio del tecnico che torna a parlare due giorni dopo la furiosa conferenza stampa post Vicenza. Stavolta è più tranquillo, anche se le sue dichiarazioni sono raccolte solo dal sito ufficiale della Salernitana. Sannino sa che si gioca molto: 90’ che decideranno anche una fetta del suo futuro. Ma i suoi pensieri sono rivolti al campo e alla squadra: «Ai ragazzi non posso non riconoscere la grande voglia che mettono sempre in campo ma con un pizzico di sana cattiveria in più credo che abbiamo tutte le potenzialità per andare a Cesena e farci valere». Non la sfida più semplice per cercare i primi tre punti del campionato. Il Cesena è arrabbiato («anche se noi lo siamo di più») e il Manuzzi non porta bene ai colori granata: «Dovremo dare battaglia, perché anche il Cesena viene da un ko. Giocare a tre giorni di distanza ci dà subito la possibilità di metterci alla prova e di cercare il riscatto ma dall’altro lato ci obbliga a riflettere sulle forze fresche da impiegare. Loro giocano in casa, in uno stadio molto simile all’Arechi, con gli spalti vicini al campo e un tifo che spinge molto. È una squadra che punta alla A con giocatori importanti. Ma la Salernitana sarà ancora più cattiva». Una promessa, ma anche una speranza.

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