Sannino accantona la difesa a tre

Sotto un acquazzone l’allenatore torna al 4-4-2 e prova Deli da trequartista

SARNANO. Il 3-5-2 proposto contro la Civitanovese potrebbe finire presto in soffitta. Beppe Sannino sembra essere tornato sui suoi passi e ieri pomeriggio, nel corso della seduta tattica, ha ripreso nuovamente a lavorare sul solito canovaccio tattico, il 4-4-2. Potrebbe essere questa la veste della Salernitana almeno per la prima uscita ufficiale, in programma domenica al Vigorito col Benevento. Sannino ha avuto modo di parlarne con la squadra ieri prima di pranzo. Dopo una mattinata blanda trascorsa in piscina a svolgere lavoro defaticante per smaltire le tossine post-Civitanovese, il tecnico granata ha tenuto la squadra a rapporto per una riunione tecnica. È stata analizzata la partita di domenica e la reazione della squadra con la difesa a tre, senz’altro da rivedere.

Così nel pomeriggio lo staff tecnico capitanato dall’allenatore è ritornato alle origini. Sotto un violento acquazzone che ha messo a dura prova la resistenza del “Maurelli”, Sannino ha diretto la seduta tattica contrapponendo due formazioni, entrambe con difesa a quattro. 4-4-2 per i possibili titolari, 4-3-1-2 per le riserve. Da trequartista ha agito l’ultimo arrivato, Francesco Deli. L’ex Paganese, che può giocare anche da mezz’ala, ha agito alle spalle di Troianiello e Cenaj, poi si è trattenuto più degli altri sul rettangolo verde per un lavoro extra, in modo da poter mettersi in pari coi compagni. Nella squadra titolare da segnalare una serie di staffette: in difesa fra Rossi e Vitale a sinistra, Tuia e Bernardini al centro, in mediana fra Bovo e Odjer al fianco di Moro, rientrato in gruppo.

Marco Travaglini