San Siro bivio per la stagione del Napoli

Stasera trasferta delicata. Benitez: «Una vittoria sull’Inter aumenterebbe la fiducia. Il contratto? Ne riparliamo a gennaio»

NAPOLI. L’appuntamento è di quelli decisivi. Rafa Benitez lo sa e non si nasconde. Il motivo non è tanto l’incrocio con l’Inter, parentesi mal riuscita del tecnico spagnolo, ma soprattutto l’importanza della posta in palio. Il Napoli si è risollevato con tre vittorie consecutive, ma serve un successo di prestigio per indirizzare la stagione verso lidi più ambiti. Hamsik e Callejon si sono esposti e hanno parlato di scudetto, Albiol è più prudente proprio come l’allenatore che preferisce non sdoganare ancora questa parola. «Io penso soltanto alla prossima partita. E faremo i conti alla fine. Ora mi sembra inutile».

La trasferta di San Siro ha un valore decisivo e Benitez è pronto ad ammetterlo: «Se vinciamo una gara come questa, la fiducia aumenterebbe e poi potremmo giocare alla pari con tutti in questo campionato». Come dire, serve ancora un’iniezione di ottimismo per lanciare la sfida a Juventus e Roma che al momento hanno un’altra marcia. Benitez si tiene fuori dalle polemiche tra bianconeri e giallorossi e si concentra sull’appuntamento di stasera: «Che ormai è una gara come tutte le altre. Basta parlare del mio passato. Mi fa soltanto piacere ritrovare le persone che lavorano allo stadio o qualcuno dello staff. Giocatori ce ne sono ben pochi: ne avevo una quindicina sopra i trent’anni».

La stoccata non è neanche tanto velata, ma Moratti ormai fa parte del passato. «Sinceramente mi interessa solo dimostrare la nostra mentalità, ovvero che possiamo vincere ovunque». La pressione, però, è tutta dell’Inter e Benitez la scarica volentieri sui nerazzurri. «Loro giocano in casa e sono reduci da un periodo non certo positivo. Poi si esibiscono a San Siro con tifosi esigenti che vogliono un risultato importante. Non potranno certo aspettarci nella loro metà campo. Dovranno provarci». Sul valore dell’Inter, Benitez non ha dubbi. «Le polemiche su Mazzarri sono tipiche delle grandi squadre. Quando le cose non vanno bene, succede sempre così. Ma sono convinto che l’organico sia molto forte. La squadra è stata rinforzata secondo i dettami del suo allenatore, quindi sono convinto che faranno un campionato di alto livello. Naturalmente mi aspetto che possano terminare alle nostre spalle», aggiunge l’allenatore, consapevole del momento molto delicato della stagione. Questo ciclo dirà tanto sulle reali ambizioni degli azzurri nel corso di questo campionato. «Ci sono tante gare e dobbiamo affrontarle al meglio. Per questo ho bisogno di tutti gli uomini della rosa, a cominciare da Henrique, Jorginho, De Guzman e Michu. Sono molto soddisfatto dei loro progressi, vedrete che saranno protagonisti. Michu, ad esempio, darà presto il suo contributo e sono convinto che si sbloccherà presto».

Higuain, invece, deve farlo in campionato: “Parliamo di un giocatore determinante. Ha sempre segnato tanto, speriamo possa farlo pure a San Siro». Formazione quasi fatta: due dubbi, entrambi sulla sinistra. Britos o Zuniga in difesa, Mertens o Insigne davanti. Al posto di Gargano giocherà David Lopez che agirà in coppia con Inler. La chiusura è dedicata al suo futuro in azzurro. «Col presidente non abbiamo fissato una data, ma aspetteremo gennaio. Ora ci sono partite troppo delicate».

Pasquale Tina

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