San Francesco nel degrado tra sporcizia ed incuria / FOTO

Lo stadio della Nocerina versa in condizioni pessime per assenza di manutenzione. Indecente lo stato dei bagni. Responsabilità da dividere tra società e Comune

NOCERA INFERIORE. La B è più lontana sul campo o nella struttura? Dei problemi e delle perdite di Auteri, tutti sanno sempre di più giorno dopo giorno. Ma c’è anche il San Francesco non all’altezza del ruolo, almeno in questa fase. Gli scatti, tra uno spostamento e l’altro, si limitano alla zona tribuna ed ai relativi servizi igienici. È desolante. Sporcizia, incuria, manutenzione assente, roba che non si addice ad un posto fruibile al pubblico, cioè agli spettatori ogni due settimane ed agli addetti ai lavori anche nel corso della settimana.

Sembra quasi che la retrocessione dalla B alla Prima Divisione abbia fatto perdere di vista cosa rappresenta il San Francesco: il tempio del calcio cittadino ma anche un luogo pubblico, con parecchi quattrini spesi in passato, sia dalle amministrazioni comunali che dalle società molosse (in particolare quella in carica) per renderlo presentabile con l’abito buono e fruibile nel vero senso della parola.

Invece gli scatti parlano chiaro ed affermano che c’è uno stato d’abbandono. Fin qui l’attenzione era stata rapita dal manto erboso, cioè dall’aspetto propriamente calcistico: i continui sforzi della società, cominciati un anno fa, hanno rimesso in sesto il prato. Ma intorno al prato è cresciuta l’erba “malvagia”, ovvero la sporcizia imperante (parzialmente attenuata da pulizie che scattano solo a ridosso, meglio alla vigilia, delle partite casalinghe).

Al di là dei contratti e degli accordi in essere, riguardanti la gestione (Citarella s’è fatto carico di molto mentre dall’altra parte c’è la constatazione della difficoltà ad operare causa situazione contabile disastrosa ereditata), c’è bisogno di uno sforzo vero per azzerare l’attuale situazione, fatta di disagio estetico e funzionale. Partendo dalla cosa più civile possibile, con l’indispensabile aiuto morale di chi ne usufruisce: lo stato dei servizi igienici, in tutti i settori, non può essere quello di adesso, non si addice alla tradizione e soprattutto al decoro. Per il calcio hanno più valore i gol che dovrà fare Evacuo e le giocate di lusso che dovrà inventarsi Merino. Ma per la città ha valore anche il look del San Francesco: un punto di riferimento, un biglietto di visita, una cartolina degli immobili e l’espressione principale del luogo “sportivo”.

Marco Mattiello

©RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARDA LA FOTOGALLERY

SUL NOSTRO SITO

www.lacittadisalerno.it