Salerno: per la panca è volata a due tra Inzaghi e Bollini

Sono diminuite nelle ultime ore le quotazioni di Perrone Silenzio di De Luca dopo le esternazioni di Mezzaroma

SALERNO In Seconda Divisione, l’allenatore è Carlo Perrone. In Prima Divisione, invece, sulla panca del Salerno siederebbe Alberto Bollini o Simone Inzaghi, col primo un pizzico favorito. Lo spiffero salernitano non trova smentite, anzi autorevoli conferme in ambienti romani: Lotito ne ha già parlato con Mezzaroma e gli scenari ipotizzati portano sulle tracce di questa terna di mister. Al momento, gli scenari somigliano a binari paralleli: i due piani tecnici diversi non s’intrecciano e dipendono dalla categoria cui parteciperà la squadra. La categoria sarà ufficiale a luglio ma in realtà il 30 giugno già ci sarà selezione naturale: si capirà quante squadre di Lega Pro avranno versato contributi, pagato gli stipendi e, soprattutto, saranno in grado di onorare la fideiussione di 300mila o 600mila euro. Dunque a Formello “palleggiano” una terna di nomi. Perché Perrone, se fosse seconda divisione? Rispose già Lotito al Mediterranea Hotel, mesi fa: «Non dimenticate che Perrone ha già fatto la Lega Pro e l’ha vinta». E’ accaduto in Abruzzo, quando allenava il Pescina Valle del Giovenco. Se dunque è apprezzato, «e – parole di Lotito – è stato capace di gestire bene lo spogliatoio, il gruppo», perché non Perrone a prescindere dalla categoria? Qua viene in aiuto lo spiffero dei bene informati: «Lotito non la pensa così». Significa che, se fosse prima divisione, il patron riterrebbe più idoneo un altro mister. Uno tra Bollini e Inzaghi. Chi è Bollini? Un allenatore col carattere meno mite di Perrone, però uomo Lazio come lui. E’ arrivato a Formello nel ’99 e nel 2001 ha vinto lo scudetto primavera che ha sfiorato quest’anno, arrendendosi all’Inter. Da quella prima squadra laziale col tricolore in petto, vennero fuori Domizzi e Berrettoni. Poi ha allenato i prof., prima l’Igea Virtus e quindi il Valenzana. Dopo anni di Primavera viola, blucerchiata e di nuovo laziale, Bollini vorrebbe adesso cimentarsi con il calcio dei grandi. Infatti le cronache romane assicurano che alcuni giorni fa ha rifiutato il ruolo di supervisore del settore giovanile biancoceleste perché confida in una chance. Lo cercavano Varese e Gubbio. Era ad un passo dagli umbri ma poi è stato bloccato dopo una chiacchierata con Lotito (e già questo è un segnale) ed il Gubbio ha preso Sottil. Inzaghi, che pure viene accostato al Salerno, dovrebbe però scalare in primavera laziale ed agli Allievi va Cesar. «E poi, per capire chi è l’allenatore del Salerno – ancora lo spiffero - basterebbe leggere tra le righe di Tare, quando ha detto che a Salerno sarebbero arrivati anche giovani della Lazio». Crescenzi, Berardi, Rozzi, Tuia, Perpetuini, Luciani (gli ultimi tre già rodati in Lega Pro e riscattati dalla Lazio) sono nomi di papabili blaugrana. «Se arriveranno giovani dalla Lazio – ha detto Mezzaroma – non sarà per svernare ma perché sono validi». Evidentemente non basta. «Infatti sappiamo quello che dobbiamo fare, all’amico sindaco dico che non siamo in vacanza», aveva aggiunto Mezzaroma riferendosi alle punzecchiature televisive di De Luca. Nessuna replica da parte del primo cittadino, sondato attraverso l’ufficio stampa. Pasquale Tallarino ©RIPRODUZIONE RISERVATA