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Salernitana, Zito e Ronaldo si candidano

I due giocatori potrebbero essere rilanciati. Odjer unico punto fermo

SALERNO. «Una squadra gioca come “gioca”, cioè rende il suo centrocampo». Lo dicevano spesso sia Carlo Perrone che Leonardo Menichini, gli ultimi che abbiano vinto da queste parti, oppure che abbiano allenato, come dicono i maligni, squadre costruite per vincere. Vuole vincere anche Giuseppe Sannino. Nel tentativo di sopraffare l’avversario di turno, il tecnico ha sempre scelto fin qui una squadra che corra tanto, infarcita di lottatori come Busellato e Odjer. A loro è stato allineato Rosina, molto lontano dall’area di rigore. «Odjer è un giovane vecchio, è il più adatto a giocare nel ruolo di centrocampista centrale», ha detto Sannino. Il ghanese giocherà ancora, perno e pilastro della Salernitana anche nella sfida al Vicenza. Accadrà non perché sia il pupillo del tecnico ma perché è bravo, merita, svetta. Occhio, però, alla sua posizione, perché potrebbe anche cambiare. Tutto dipenderà dalla collocazione di Rosina e dall’eventuale impiego di Ronaldo Pompeu che ieri è stato provato anche da regista. Se gioca il brasiliano che ha il piede dolce ma non è rapido, c’è bisogno di due calciatori che corrano per lui e quindi la scelta di Sannino andrebbe nella direzione di Busellato e Odjer, quest’ultimo mezzala. Busellato e Odjer insieme anche se si dovesse giocare con il 4-4-2, utilizzando Rosina largo a destra e Zito a sinistra. Zito scalpita, smania, può dare il cambio di passo che è nelle corde anche di Francesco Della Rocca. Però è tutto un gioco di equilibri e di convinzione: se la Salernitana vuole fare la partita e l’andatura, con il Vicenza non può rinunciare al cambio di passo, dunque a maggiore qualità. Della Rocca e Ronaldo insieme è un bel rischio, ma uno tra Della Rocca (Odjer regista) e Ronaldo (Odjer mezzala) non sarebbe affatto un azzardo. Il dubbio è sulla bocca di tutti, anzi è diventato a più riprese una domanda, durante le conferenze: se la quantità e la corsa abbondano in campo, la qualità e la giocata spacca partita riposano in panchina? A più riprese, argomentando la risposta, Giuseppe Sannino ha citato il suo amico fraterno ed ex granata, Maurizio Lucchetti, l’attaccante della Salernitana nella stagione ’89/’90. «Si arrabbiava – ha spiegato tempo fa l’allenatore – perché la gente apprezzava lustrini e colpi di tacco ma non premiava quelli che in campo si fanno un cuore così». A lui sono sempre piaciute le vite da mediano e infatti ha eletto il sette-polmoni Moses Odjer a faro e guida di un centrocampo operaio. Però nei prossimi dieci giorni la Salernitana affronterà tre impegni ravvicinati, Ronaldo Pompeu scalpita, è stato fortemente voluto a gennaio scorso da Claudio Lotito che poi lo ha ripresentato a Sannino nell’ultimo giorno di mercato, durante un lungo colloquio telefonico. «Se devi restare qui – disse Sannino al sudamericano – non ti staccare mai dal pallone, non lo perdere e preparati a recuperare con me, in un anno, quello che non hai mai fatto negli ultimi tre». Ronaldo scalpita, Zito fischia in allenamento per "dettare" la giocata, Della Rocca aspetta il turno. Sannino sfoglia la margherita ma nel frattempo lucida Odjer. Lo ha fatto pure ieri: «Stai bene? Mi raccomando: rabbia, grinta, aggressività».

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