serie B

Salernitana verso il derby tra ritiro ed emergenze

Coda e Bernardini out, Bollini cerca soluzioni per la delicata sfida al "Partenio Lombardi" contro l'Avellino

SALERNO. Una doccia fredda, una sveglia suonata inaspettatamente troppo presto. Il gol di Bifulco alla fine di Salernitana-Carpi ha risvegliato bruscamente i granata dai sogni di Frosinone. La Salernitana perde in casa e ripiomba nel tunnel della crisi, nel purgatorio della classifica a un passo dal precipitare all’inferno. Sabato con il Carpi è andato tutto male: dal risultato alla prestazione, passando per il referto dell’arbitro che costringerà il giudice sportivo a prendere provvedimenti. La Salernitana è in emergenza. Due partite alla fine del girone di andata, l’obbligo è fare punti. Per girare a quota 25 ne servono almeno altri quattro: facile calcolare la combinazione, più complicato realizzarla. Ad Avellino sarà derby caldissimo. L’aria di Natale non renderà tutti più buoni, i lupi sono penultimi e rischiano grosso. Sarà una lunga settimana di lavoro per Alberto Bollini. Il tecnico di Poggio Rusco ha un duplice compito: ricreare un ambiente sereno, risolvere il problema formazione. Squalificato Bernardini, squalificato Coda, sconsolato Donnarumma. Se il 4-3-3 è il punto di partenza, completare il puzzle può risultare più difficile del previsto. Il rientro di Tuia al centro della difesa è una manna, ma Raffaele Schiavi non sembra in condizione fisica e mentale per giocare novanta minuti. Contro il Carpi, l’ennesima dimostrazione: il difensore metelliano aveva il compito di marcare Bifulco, il giocatore romagnolo ha avuto vita troppo facile sull’ultimo pallone della partita. Peserà moltissimo l’assenza di Massimo Coda, per rendimento il miglior calciatore della stagione.

Coda lascia libero il posto al centro dell’attacco e spazio a riflessioni e valutazioni. A Bollini Donnarumma centravanti e unica punta non piace. Lo ha implicitamente dichiarato a inizio ripresa, quando ha deciso di sostituire l’attaccante oplontino per il più fisico ma meno incisivo Joao Silva e lo ha esplicitamente affermato in sala stampa alla fine della partita: «Giocare più largo se hai la qualità di Donnarumma è un problema che non si pone. La sostituzione? Avevo bisogno di forza e centimetri, anche in fase difensiva». La punta nel 4-3-3 di Bollini deve essere il vecchio centravanti boa: muscoli e spalle larghe. È per questo che la candidatura di Joao Silva per una maglia da titolare ad Avellino è da prendere in considerazione: il portoghese è ex e ha voglia di spaccare il mondo, Donnarumma è triste e vuole liberarsi della scimmia che alberga sulla sua spalla. Ma per vincere ad Avellino servirà soprattutto blindare la difesa. Sarà una settimana lunga, lontano dalla città (da ieri il gruppo è a Polla dove oggi riprenderà la preparazione alle 10,30 a porte chiuse). La Salernitana prova a ritrovare un po’ di tranquillità in vista di una partita difficile anche perchè i lupi non possono più sbagliare vista la situazione di classifica.

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