IL PROTAGONISTA

Salernitana, tutti Matti per Sprocati

L'attaccante trascinatore dei granata: è il secondo calciatore più decisivo della serie B

SALERNO - «Matti per il 28», dicono sotto i portici dell’Arbostella. Lì «Matti» è un amico che s’è fatto voler bene sin dal primo giorno in granata, e dopo 5 gol e altrettanti assist decisivi, in 11 partite, ancora di più. Tutti pazzi, o meglio matti, per Mattia Sprocati, il brianzolo in versione “re Mida”, che trasforma in oro ogni pallone che tocca e che per far festa corre verso gli ultras portando la mano all’orecchio, ché l’urlo della gente vuol sentirlo forte. All’alba dei 25 anni, ancora giovane ma non più ragazzino, con la maglia della Salernitana ha già superato se stesso. In appena due mesi di campionato ha segnato più di quanto non fosse mai riuscito a fare in una stagione intera (il record era di 4 reti, con la maglia del Perugia in terza serie). Chiamatela empatia, o forse qualcosa di più. Di sicuro c’è che l’avventura del monzese all’ombra del Castello d’Arechi adesso comincia ad assumere i contorni della favola. In un gioco di scherzi del destino da far spavento. Novembre d’un anno fa: Salernitana-Pro Vercelli, Sprocati fa gol (ma in maglia bianca, per i piemontesi), pareggia, Sannino va a casa e sulla panchina dell’ippocampo arriva Bollini. S’incontreranno qualche settimana dopo, il tecnico di Poggio Rusco e Mattia, “scaricato” dal suo club e deciso a prendersi la rivincita nella squadra contro cui da avversario andava sempre a segno. Qualche sprazzo di talento l’ha offerto, nel suo primo semestre con il cavalluccio marino cucito sul petto. Abbastanza per giustificare un bonifico da 100mila euro pagato da Lotito e Mezzaroma per il riscatto del suo cartellino. Però poca roba a giudicare dal ritmo forsennato di questa nuova stagione. Gol all’esordio, in Coppa Italia contro l’Alessandria, con tanto d’inchino alla Curva Sud. Poi il campionato, l’esplosione e la consacrazione d’un talento che incide e decide come pochi altri in serie B, dove meglio di lui - in questa speciale classifica da fanatici di statistiche - con 10 reti e 2 assist ha fatto sin qui solo Francesco Caputo. Sì, proprio il bomber dell’Empoli capolista che la Salernitana sfiderà sabato all’Arechi, in una partita che profuma d’alta classifica e che nasce inevitabilmente pure come scontro fra i due titani. Da una parte Sprocati, l’uomo del tiro a giro contro il Pescara, della micidiale stoccata di Parma, del pareggio ad Avellino con la t-shirt raccolta dal settore ospiti, e poi della doppietta che ha reso magica la notte di Novara, tra il boato dei 400 granata al seguito per i quali Mattia ha disegnato cuori con le mani. E dall’altra Ciccio Caputo, l’ex d’un tempo non rimpianto, o meglio del campionato cadetto più mortificante in un secolo di storia della Bersagliera, l’attaccante che andò a zittire i suoi tifosi dopo aver segnato un gol (a proposito del destino, contro l’Empoli) aggiungendo veleno a una stagione che non avrebbe meritato altro che silenzio. Tra le pieghe della gara di sabato, insomma, c’è un confronto fra “signori del gol” che mischia piedi caldi e cuori forti. È anzitutto da loro, Sprocati e Caputo, Sprocati o Caputo, che dipenderà un Salernitana-Empoli che vale tanto per il futuro granata. Roba da calciatori che fanno la differenza. Roba da 28. O, se preferite, roba da «Matti»…