Salernitana, storico record Montervino croce e delizia

Ottava vittoria di fila: il capitano segna, provoca e si fa espellere con Rinaldi

AVERSA. La vittoria del cuore. La Salernitana batte l'Aversa Normanna al Bisceglie con il minimo scarto, nonostante la doppia inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo. Un gol di Montervino sul finire del primo tempo (il capitano sarà uno dei due espulsi nella ripresa insieme a Rinaldi) decide l'incontro, su un campo pesantissimo per la pioggia battente.

La capolista eguaglia il record della Salernitana di Viani degli anni Quaranta, infilando l'ottava vittoria consecutiva (la quarta in trasferta). E allunga ancora sulle inseguitrici (+ 10 sulla seconda e addirittura +12 sulla terza). La marcia trionfale granata non fa sconti neppure in terra di lavoro. Peccato soltanto per gli scontri e i tafferugli durante l'intervallo innescati anche da una reazione scomposta di Montervino subito dopo il gol del vantaggio.

Ci ha pensato e ripensato fino all'ultimo secondo utile. Alla fine, però, Carlo Perrone decide di confermare le attese della vigilia. Complice la squalifica del play-maker Perpetuini, il trainer laziale affida all'enfant prodige Enrico Zampa le chiavi del centrocampo. Sulla sponda aversana, invece, Romaniello torna sulla panchina della sua città dopo l'interregno Sergio. Il tecnico si affida al tridente, spedendo in panchina l'ex Polani ed inserendo Manco sull'out di destra del pacchetto offensivo.

Nonostante le pessime condizioni del terreno di gioco, le due squadre provano a giocare palla a terra. La capolista ha un buon avvio con Mancini e Mounard che cercano sempre la giocata di fino. La gara si consuma a metà campo. Nelle fila dell'Aversa, De Martino (un passato in massima serie con Roma, Udinese e Treviso) detta i tempi. Dalla parte opposta, Zampa ha voglia di mettersi in mostra e si disimpegna bene soprattutto in fase di interdizione. Mancini ci prova con un destro a girare dal vertice alto dell'area avversaria, ma la palla finisce di poco al lato. Sul Bisceglia continua a piovere e il campo ne risente: pieno di zolle, con i rimbalzi irregolari, la gara diventa un batti e ribatti a metà campo.

La partita tutto sommato è corretta, sebbene il direttore di gara dimostri di avere il cartellino facile (alla fine saranno 11 ammonizioni e tre espulsioni). Ginestra e Guazzo sono troppo isolati, ma alla prima occasione provano a pungere. Il cobra ci prova subito da fuori. Guazzo si cimenta in una spettacolare rovesciata alla mezzora. La gara si decide su un episodio. Montervino (39') vince un paio di rimpalli e dal limite dell'area esplode un destro che sin infila nel palo lontano della porta di Gragnaniello.

Il capitano va ad esultare sotto la tribuna avversaria, innescando una reazione a catena. Il centrocampista becca il giallo e nell'intervallo scoppiano i tafferugli. Nella ripresa, il capitano si scusa con il pubblico e la Salernitana prova a chiudere i conti. Guazzo in piena area alza troppo la mira. Poi il black-out.

Prima Rinaldi e poi Montervino si fanno espellere per doppia ammonizione. Perrone si copre, la Salernitana regge e la difesa tiene. L'Aversa ci prova, ma i suoi attacchi sono sterili. Paradossalmente la capolista potrebbe raddoppiare con Mancini che costringe Gragnaniello ad un salvataggio degno dei tempi d'oro. Prima della fine De Martino impegna Iannarilli da fuori area e Avagliano si fa espellere, dimezzando la doppia inferiorità per i granata. La partita finisce praticamente qui.

Domenico Lenza

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