IL BIG MATCH ALL'ARECHI

Salernitana, sorpasso firmato Di NapoliRe Artù riconquista il primato

"La capolista se ne va": il coro dei tifosi sale alto all’Arechi mentre i granata si tuffano felici verso la curva Sud. Lombardi corre sotto la Sud trascinando Murolo, quasi lo soffoca in un abbraccio appassionato, Fabiani incrocia Ferraro e gli allarga le braccia. Così la Salernitana vola felice in testa alla classifica, dimenticando le sofferenze patite in una serata delicata e difficile: l’obiettivo che ha nel mirino dall’inizio della stagione. Archiviata la pratica Ancona con un’altra magia di Arturo Di Napoli, cannoniere del girone, adesso si prepara ad un cammino in discesa. Capolista, imbattuta, imperforabile in difesa. Numeri da promozione.
Lo scontro tra le capofila del girone produce poco nel primo tempo. Meglio, più sciolta, più disinvolta, la capolista Ancona. La Salernitana che l’insegue e mira al sorpasso in classifica, è sempre costretta a rincorrerla pure sul prato. Il modo, non solo il risultato dei primi 45’, sembra volere tracciare differenze, marcare distanze. I dorici conquistano metro su metro facendo girare la palla, si difendono senza artigli perché Ferraro e Di Napoli sono senza munizioni e senza spunti, mordono l’avversario, zompandogli addosso senza nemmeno lasciargli il tempo di alzare la testa anche perché i granata ogni volta che prendono palla la sventolano lontano: Di Deo prova a spostare il baricentro, ma spesso si trova troppo avanzato e così il pallino balla tra i piedi di Cardinale e Fusco. Agostinelli tiene Vincenzo Fusco a sinistra, un pesce fuor d’acqua che finisce col condizionare pure Russo. Sulla sinistra la Salernitana soffre, Cazzola e Miglietta si muovono come manguste, Mastronunzio fa da spalla e sponda. Dorici padroni di se stessi e della partita: in 45’ la Salernitana non tirerá mai nello specchio. Solo al 44’ Ferraro (affossato in area da Langella al 41’) si ritrova col pallone in area ma Soligo lo ostacola. Trenta secondi dopo Mastronunzio fará correre i brividi, sfiorando il palo di Pinna, in precedenza salvato da una provvidenziale deviazione diCardinale su tiro a botta sicura di DeSousa (32’) e da una spizzicata di Soligo che avrebbe tolto il pallone dalla testa dell’esterno dorico (36’). Contratta, la Salernitana si scioglie con un colpo di genio in avvio di ripresa quando Di Napoli dimostra perché è di un’altra categoria. In area stoppa un pallone con la suola, in un amen e in un fazzoletto si gira freddando Guarna (8’) e facendo esplodere l’Arechi tornato caldo dopo 45’ d’acquario. La gara s’accende d’imperio. Vive di sussulti:Mastronunzio timbra la traversa al 9’, altro giro di lancette e DiNapoli sfiora il palo con un sinistro a "giro". La Salernitana si mette dietro: Cardinale ciabatta a due metri da Guarna su palla inattiva. Su punizione Pinna prima s’impappina respingendo male su Fanucci ma poi rimedia stoppando sulla linea Staffolani. Finale di sofferenze ma senza rischi. La Salernitana è prima.