CACCIA AI RINFORZI

Salernitana, si riapre l'asse con la Lazio

Gli esuberi biancocelesti sono le priorità come possibili innesti per Colantuono

SALERNO - «In attacco abbiamo una scommessa e un giovane». Così parlò Alberto Bollini nella (discussa) conferenza stampa prima di Venezia-Salernitana, esordio in campionato a fine agosto scorso. La scommessa era Riccardo Bocalon, il giovane Alessandro Rossi. Nell’ultimo giorno del mercato estivo sarebbe poi arrivato Alejandro Rodriguez. Un girone dopo, con un altro allenatore in panchina, la società granata si ritrova costretta a metter mano al reparto offensivo, per assicurare a Stefano Colantuono maggiore prolificità. Una necessità suggerita, o forse imposta, dai numeri. I tre centravanti, infatti, insieme hanno segnato 12 gol: 6 Bocalon, miglior marcatore della squadra assieme a Mattia Sprocati (che ovviamente punta “pura” non è), 4 Rodriguez, 2 Rossi. Insomma, nessuno di loro è riuscito a imporsi come “il bomber” della Salernitana che ha chiuso la prima metà del campionato con 29 reti realizzate. Tanto basta per mettere in discussione gerarchie mai chiarissime in tutte e due le gestioni tecniche. Molto dipenderà anche dalla scelta definitiva di Colantuono sul sistema di gioco da adottare. Nelle (sole) tre partite del nuovo corso i granata sono stati schierati due volte con il 4-2-3-1 mentre a Palermo si è passati al 3-5-2, l’assetto tattico spesso utilizzato da Bollini. Fin troppo elementare il concetto: per giocare con una punta soltanto possono bastare tre attaccanti, dunque un nuovo innesto dovrebbe far seguito a una partenza nello stesso reparto, viceversa si andrebbero a rinfoltire i ranghi della prima linea anche numericamente. «Nella rosa della Lazio ci sono giovani calciatori di valore che non riescono a trovare spazio. Valuteremo se sarà possibile farli arrivare a Salerno», le ultime dichiarazioni del 2017 di patron Claudio Lotito, che ancora una volta dovrebbe pescare dalla sua “casa madre” i rinforzi del mercato di gennaio granata. Il nome più caldo, per l’attacco, è Simone Palombi. Il trainer laziale Simone Inzaghi puntava tanto su di lui, ma anche a causa di un infortunio il 21enne di Tivoli ha chiuso il girone d’andata con una sola presenza in serie A. Basterà per convincerlo ad accettare il ritorno in serie B, dove fece bene nella scorsa stagione a Terni? L’interrogativo è legittimo visto che il prodotto del vivaio di Formello ha ambizioni personali importanti. Palombi ha giocato in questi mesi spesso nella fase a gironi dell’Europa League, ma il palcoscenico continentale nel 2018 diventerà meno da “turn-over” visto che a febbraio scatterà l’eliminazione diretta ed entreranno presumibilmente in gioco i “titolarissimi” biancocelesti. Come lui, ha fatto esperienza internazionale Luca Crecco, centrocampista di 22 anni, sul quale Lotito si è più o meno ufficialmente sbilanciato già diverso tempo fa, “anticipando” un suo approdo alla Salernitana alla riapertura delle liste di trasferimento. Crecco, insomma, sarebbe già pronto per rinforzare la mediana granata (e ce n’è bisogno), e potrebbe seguirlo anche Luiz Felipe, difensore brasiliano già lo scorso anno a Salerno, mentre per Palombi bisognerà valutare la capacità “persuasiva” del multi-patron e la disponibilità del ragazzo ad accettare la B. Ci spera anche l’Avellino, ma davvero Lotito potrà dare priorietà ai lupi piuttosto che a se stesso? Difficile crederci. Intanto, con il ds Angelo Fabiani, il multi-patron ha sondato il Crotone, società amica, da dove potrebbe arrivare Simeon Tochukwu Nwankwo, meglio noto come Simy, 25enne “gigante” nigeriano. Un solo dubbio: nell’ultimo anno e mezzo, nel massimo campionato italiano, non ha giocato né segnato molto (4 reti, di cui una sola nel torneo in corso) con i calabresi. E alla Salernitana, nel girone di ritorno, serviranno i gol. Soprattutto quelli degli attaccanti.

Afn