Il caso

Salernitana, serve lo sprint

Ma Improta e Vitale sono inamovibile nonostante una leggera flessione

SALERNO. Il pericolo per la Salernitana corre lungo i binari. L’allenatore granata Giuseppe Sannino ha avuto una settimana lunga per preparare la sfida di domani alla Pro Vercelli. Oggi la rifinitura, ma salvo imprevisti la formazione è già fatta. Sarà ancora una volta 3-4-1-2 con Rosina dietro le punte, Coda e Donnarumma. Sulle ali confermati i due treni griffati cavalluccio, Riccardo Improta e Luigi Vitale. Due dei punti fermi della Salernitana di Sannino. Vitale e Improta, un terzino e un attaccante che si sono ritrovati a fare lo stesso ruolo: tutta la fascia a disposizione, attenzione in fase difensiva e tanti cross per le punte. «Non guardate solo i tiri in porta, contate il numero di cross effettuati», uno dei leit motiv delle dichiarazioni di Sannino. La Salernitana fa tanti cross, ma realizza poco. Solo cinque i gol nati da un traversone dall’esterno, due su assist di Vitale (Coda con il Verona e Donnarumma con il Trapani), uno su un bel passaggio di Caccavallo (Coda con l’Entella), uno su lancio di Odjer (Coda con la Spal) e l’ultimo gol segnato con assist di Rosina (Coda con il Latina). Due particolarità: quattro marcature sono arrivate da sinistra, solo uno da destra. E a segnare, come sempre, è quasi esclusivamente Massimo Coda. Due destini simili, quelli di Vitale e Improta. Le frecce sono state scagliate con forza e veemenza nella prima parte di campionato, ma adesso i tanti minuti regalati da Sannino cominciano a pesare nelle gambe delle due ali napoletane. Vitale ha saltato la prima con la Spezia, poi tolti undici minuti con l’Entella è sempre stato in campo. Non sempre con ottimi risultati. Alternative a Vitale non ce ne sono, o quasi. Il solo Zito potrebbe ricoprire la fascia sinistra, seppur con evidente propensione offensiva: le ultime scaramucce con il tecnico non aiutano l’ex Avellino, scivolato molto indietro nelle gerarchie. Michele Franco, invece, deve ancora disputare un minuto in questo campionato e non sembra rientrare nei piani di Sannino. Improta, invece, è stata la sorpresa della Salernitana. Arrivato come ala, preferibilmente da impiegare a sinistra a piede “invertito”, si è ritrovato a indossare i panni che veste Florenzi alla Roma. Jolly su tutta la fascia, a destra. Ruolo nuovo, «ma che sto imparando a ricoprire. Mi alleno molto», la confessione di Improta. Che dopo essere tornato al gol contro il Brescia, cerca il primo sigillo casalingo. Anche il folletto classe ’93 è apparso stanco nelle ultime uscite: il calciatore di proprietà del Genoa va verso la decima partita da titolare consecutiva. Non poche, per un atleta reduce da un brutto infortunio al ginocchio. Eppure l’alternativa a Improta c’è e porta il nome di Lorenzo Laverone. Anche l’esterno toscano vive un rapporto travagliato con Sannino. Subito bocciato perché né terzino né ala, Laverone non gioca dal derby di Benevento (impiegato per i quattro minuti finali) ed è presto finito nel dimenticatoio anche se il ruolo di esterno di centrocampo, sulla carta, è quello che gli si addice di più. Sannino conta i cross e insiste su chi in questi tre mesi di campionato gli ha dato più garanzie. Domani Coda e Donnarumma sono pronti a far male in area di rigore, il pericolo per la Salernitana deve correre ancora una volta lungo i binari.

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