Serie B

Salernitana, scatta l'ora dell'incursore Zito

Sarà titolare nell'insolita posizione di esterno destro nel derby all'Arechi contro il Benevento. E Improta scalpita

SALERNO. Il campo Volpe, sede di ripiego per l’allenamento della Salernitana a causa del maltempo, dista poche centinaia di metri dallo stadio Arechi. Lì, sull’erba sintetica, Antonio Zito ha sentito profumo di derby e ha chiesto il pallone in corridoio fischiando fortissimo. Così forte, che l’hanno sentito pure ciclisti di passaggio in via Allende. Zito vuole sfidare il Benevento, lo spera perché ha motivazioni a mille: nella partita che per lui è più di un derby (ha sempre ringraziato la famiglia Vigorito «perché – disse in estate – mi ha fatto tornare giocatore nel Sannio dopo un brutto infortunio»), Zito chiede all’allenatore della Salernitana Giuseppe Sannino di promuoverlo titolare. Tecnico e atleta hanno un rapporto schietto, occhi negli occhi, ma sempre nel rispetto dei ruoli. In ritiro, in tv, il calciatore aveva definito simpaticamente Sannino «un bel pazzo» per mettere in evidenza le doti di motivatore e “martello pneumatico”.

Sannino, invece, non definisce ancora Zito, nel senso che non gli ha ancora dato una collocazione stabile. Con la Salernitana, ha giocato 381’ ma li ha totalizzati quasi tutti in Coppa Italia. A Benevento, nella notte della qualificazione ai calci di rigore, Zito c’era. In campionato, invece, dopo la maglia da titolare al debutto della Salernitana, è scivolato nel dimenticatoio e ha totalizzato nelle ultime due partite (Cesena e Trapani) 9’ e 8’. In estate era arrivata l’offerta sontuosa del Foggia ma l’ha rispedita al mittente. «Ho iniziato un percorso con la Salernitana e voglio portarlo a termine – disse bloccando tutto – perché voglio vedere che effetto fa vincere un campionato qui». Adesso sta masticando amaro e attende l’occasione giusta per svoltare in campo. Da ieri pomeriggio, però, Sannino gli ha affidato un compito: lo valuta “quinto” di difesa perché a sorpresa potrebbe anche rivedere lo schieramento davanti a Terracciano, complici le numerose assenze. Siccome non è affatto scontato che recuperi Alessandro Bernardini, Sannino ha utilizzato Gabriele Perico nel pacchetto dei tre difensori centrali. In questo ordine: Zito, Mantovani, Perico, Luiz Felipe e Vitale. Zito è un mancino ma l’allenatore ha già spiegato che per lui non fa differenza. «Per la Salernitana giocherei anche in porta», disse una volta Zito. Non ce n’è bisogno perché Terracciano è pronto a stregare di nuovo il Benevento. In compenso, ieri Zito si è limitato a fare il quinto a destra e poi anche di sinistra, quando Sannino l’ha spostato negli esperimenti sulle zolle di Luigi Vitale utilizzando, invece, dalla parte opposta prima Riccardo Improta e poi Laverone. Improta è un altro calciatore a caccia di gloria. Smania come Zito, invoca spazio (da titolare solo a Cesena), prova a mettere in difficoltà Sannino durante gli allenamenti. A Ferrara, con la Spal, il tecnico gli ha riservato uno scampolo di partita e stava andando di lusso: un tiro con il contagiri diretto all’incrocio dei pali, è stato neutralizzato dal portiere emiliano con la punta delle dita, strozzando l’urlo in gola al calciatore granata. Improta, però, dovrà attendere ancora: se domani dovesse esserci profumo di sorpresa, stavolta toccherebbe a Zito calpestare dal 1’ il prato dell’Arechi.

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