Salernitana-Sassuolo, le probabili formazioni

SALERNO - La spinta dell’Arechi per uscire dalla “pareggite” e fare il salto decisivo verso la salvezza. L’insolita febbre del “sabato pomeriggio” non ha risparmiato proprio nessuno degli amanti della Salernitana. Saranno in 23mila al Principe degli Stadi a spingere la Bersagliera nella sfida con il Sassuolo, fischio d’inizio alle ore 15, che ha le sembianze del match-point salvezza. Perché superare i neroverdi, alla vigilia del derby con il Napoli reso ancora più “rovente” dalla chiusura del settore ospiti, potrebbe permettere alla truppa di Paulo Sousa di cancellare quasi definitivamente gli spettri di una lotta salvezza che continua a contemplare ancora la Bersagliera.

Sousa, che in settimana aveva provato anche qualche novità sotto l’aspetto tattico, ripartirà dal predefinito 3-4-2-1. Rispetto a Torino cambierà solo una pedina, ovvero Lassana Coulibaly, al rientro dopo il turno di squalifica e preferito a Nicolussi Caviglia. Segnale forte di gerarchie ben consolidate nonostante la volontà testimoniata sia con i fatti che con le parole di voler contare sull’intera rosa a disposizione. In difesa, a protezione di Ochoa, ci saranno Daniliuc, Gyomber e Pirola. In mezzo al campo, la spalla di Coulibaly sarà Vilhena. Sulle fasce, oltre alla certezza Bradaric sulla corsia mancina, a destra si ripartirà da Kastanos. «Grigoris è il nostro Bernardo Silva», la carezza di Sousa, conscio di avere tra le frecce all’interno del suo arco un Mazzocchi che ha fame di campo da centellinare però con parsimonia («Ci è mancato nei momenti cruciali della stagione, ora deve lottare per guadagnarsi il posto: cercheremo di usarlo nel migliore dei modi»). Sulla trequarti Candreva e Dia esterno con centravanti Piatek. Eppure, la tentazione forte è quella di lanciare Botheim, con lo scandinavo che sogna il sorpasso in extremis. Fuori dai convocati Crnigoj, Fazio, Maggiore e Valencia: per il cileno “lesione muscolare di alto grado al flessore della coscia sinistra” e sipario sulla stagione.

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